Sui tassi «pace» con Trichet

da Roma

«La Bce non ha intenzione di aumentare i tassi anche in gennaio». Il belga Didier Reynders sembra più tranquillo dopo l’incontro di lunedì sera fra i dodici ministri finanziari dell’Eurogruppo e il presidente della Bce. Lo stesso Mr. Euro, il presidente dell’Eurogruppo Jean-Claude Junker, conferma che la questione tassi è stata discussa con Trichet «e siamo lieti che la banca centrale ritenga la ripresa tanto sostenuta da far fronte a una piccola stretta monetaria». Anche il commissario Joaquin Almunia osserva che le previsioni di crescita dell’Ue potranno essere migliorate nei prossimi tre mesi. Alla riunione Ecofin, allargata a tutti i Venticinque, non si trova invece l’accordo sulla riduzione dell’Iva in settori a elevata intensità di manodopera, come l’edilizia, le imprese di pulizia, la ristorazione. È una questione che interessa molto l’Italia, che applica l’Iva al 10% sulle ristrutturazioni edilizie. La «patata bollente» viene rinviata dai ministri finanziari ai Capi di Stato e di governo europei, che tengono la prossima settimana a Bruxelles il loro summit di fine anno. Sull’Iva ogni decisione deve essere presa all’unanimità, e finora la Germania si è opposta all’imposta agevolata che, invece, è sostenuta da Francia e Italia.

In caso di mancato accordo, dal primo gennaio ciascun Paese potrà regolarsi, temporaneamente, come crede. I ministri hanno dato mandato inoltre alla Commissione di indagare sui ritardi nell’applicazione della strategia di Lisbona.

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