Una «vergogna». Quando nellauditorium «Gaber» del Pirellone risuona lo sfogo dellassessore allUrbanistica del Comune Carlo Masseroli, nella platea del convegno dedicato allhousing sociale ci sono alcune centinaia di persone. La vergogna - per Masseroli - è «che il dibattito sul Piano di governo del territorio sia bloccato per motivi ostruzionistici». «Io - sbotta lassessore - sono disposto ad introdurre delle modifiche, ma bisogna poterne parlare».
Dal tavolo dei relatori lassessore manda un appello alla città: «Aiutateci a sdoganare il Pgt, oggi il Consiglio lo tiene fermo». Sceso dal palco, poi, lassessore calibra bene le parole e spiega che non è un attacco diretto a qualcuno, ma un appello alla responsabilità di tutte le forze politiche presenti in Consiglio comunale, affinché si apra il dialogo e si trovino punti di mediazione sul Pgt, la cui discussione sembra ferma da settimane nellaula di Palazzo Marino. «È irresponsabile» - spiega Masseroli - il continuo rinvio della discussione e dellapprovazione del Pgt. «Essendo maturi i tempi per raggiungere unintesa - aggiunge - ritengo irresponsabile trascinarsi su questa questione e continuare a rimandare possibili accordi su temi come lhousing sociale, il risparmio energetico, la mobilità. Non fa bene alla città».
Una sferzata e una mano tesa, dunque. Messaggi diretti certo allopposizione, ma anche ai settori della maggioranza che non hanno sostenuto con la dovuta convinzione liter di quello che è uno strumento amministrativo importante, ma anche un fondamentale risultato politico, da portare a casa entro la fine del mandato, il 2011. «Non punto il dito contro qualcuno - ha insistito lassessore - e non mi tiro fuori da questo richiamo alla responsabilità che riguarda tutta la politica. Tutte le forze politiche si devono assumere la responsabilità di trovare punti di mediazione in grado di dare delle risposte alla città». «Stiamo vivendo una situazione paradossale - ha concluso Masseroli - nessuno ci applaudirà perché facciamo le notti in consiglio, ci applaudiranno se saremo in grado di dare risposte concrete ai problemi sul tappeto che sono noti a tutti. È irresponsabile trascinarsi e rimandare».
La discussione del Consiglio comunale sul Pgt non è decollata nemmeno dopo la seconda settimana di lavoro, e la rottura tra maggioranza e Pd non lascia sperare in una rapida adozione del provvedimento che manderà in pensione il piano regolatore. Nella sessione di giovedì, per esempio, lassemblea ha affrontato una decina di correttivi, ma con un ritmo del genere (8 emendamenti in media ad ogni seduta) serviranno mesi per liquidare le oltre 1.300 proposte di correzione che ancora restano in sospeso.
Da sinistra intanto lappello di Masseroli è subito respinto: «Per parte nostra - hanno detto Milly Bossi Moratti, Giuseppe Landonio e Patrizia Quartieri - la strategia non cambia: discutere con pazienza in Consiglio gli oltre 600 nostri emendamenti rimasti», con «lintento di riscrivere il Pgt. Non saremo disponibili a ritirarli per fare piacere a qualcuno. Meglio dilatare i tempi e rinviare l'adozione a dopo le elezioni regionali piuttosto che fare un'operazione di scarso respiro».
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