Nel Paese più secolarizzato dEuropa cè una regione, la Moravia, dove i cattolici, almeno sulla carta, non sono minoranza. Qui, sulla pista dellaeroporto di Brno, Benedetto XVI ha il suo primo vero bagno di folla, accolto da 150mila fedeli, la più grande celebrazione - ricorda il portavoce Vaticano, padre Federico Lombardi - che ci sia mai stata nella Repubblica ceca. Ci sono pellegrini arrivati dallAustria, dalla Germania, dalla Polonia. Ci sono i cardinali di Cracovia, Dziwisz, di Vienna Schoenborn, di Colonia Meisner.
Nellomelia della messa, letta in italiano e tradotta brano dopo brano in lingua ceca, Ratzinger afferma: «Lesperienza della storia mostra a quali assurdità giunge luomo quando esclude Dio dallorizzonte delle sue scelte e azioni». E spiega che non è facile «costruire una società ispirata ai valori del bene, della giustizia e della fraternità», perché luomo è libero, ma «la sua libertà permane fragile». Il Papa ripete che la libertà va fondata sulla speranza, e che la fede non può essere relegata al «piano privato» o «ultraterreno». Fede e speranza devono trovare cittadinanza nello spazio pubblico, che non è solo il luogo riservato al «progresso scientifico ed economico». Benedetto XVI mette anche in guardia dallambiguità del progresso, che «non basta a garantire il benessere morale della società».
Quello a Brno, seconda città della Repubblica Ceca, è un blitz di poche ore. Il Papa arriva e riparte a bordo dellaereo messo a disposizione dal presidente Klaus, senza avere nemmeno il tempo per una rapida panoramica sul centro storico della città.
Nel pomeriggio, prima dellincontro con il mondo accademico, Benedetto XVI incontra i rappresentanti delle altre confessioni cristiane nella sala del trono dellarcivescovado di Praga. Sono presenti anche due esponenti della comunità ebraica. «Il cristianesimo dice ha molto da offrire sul piano pratico e morale» allEuropa e al mondo. «Quando lEuropa si pone in ascolto della storia del cristianesimo, ascolta la sua stessa storia. Le sue nozioni di giustizia, libertà e responsabilità sociale, assieme alle istituzioni culturali e giuridiche stabilite per difendere queste idee e trasmetterle alle generazioni future, sono plasmate ricorda il Papa dalla sua eredità cristiana».
Ratzinger invita i cristiani «ad unirsi ad altri nel ricordare allEuropa le sue radici» che non sono «avvizzite», stabilendo, grazie al sostegno spirituale e morale che deriva da esse, «un dialogo significativo con persone di altre culture e religioni».
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