«Sarebbe sbagliato dire che non verrà la nuova influenza, ma per come si sta evolvendo, non cè nessun rischio particolare. Mio figlio è partito ieri per il Sudamerica: se fossi realmente preoccupato, non lavrei mandato». Il viceministro della Sanità Ferruccio Fazio la mette sul personale per tranquillizzare gli italiani sullevoluzione del virus H1N1 nel nostro Paese. Ma la pandemia scoppiata nella vicina Inghilterra non rassicura gli animi dei nostri connazionali, soprattutto quelli che si devono mettere in viaggio per le vacanze. E allora ecco che il governo stringe le fila sul fronte sanitario. Ieri sia Fazio sia il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, hanno offerto la loro professionalità per tranquillizzare gli animi. «Non cè alcuna ragione di preoccupazioni eccessive - ha ribadito Sacconi -. Siamo in una situazione al di sotto dei livelli di quelle stagionali e la situazione viene monitorata costantemente. Vale la regola banale ma sempre buona: né sopravvalutare, né sottovalutare».
Le conseguenze di queste premesse? «Le scuole non verranno chiuse e lo stesso vale per luoghi pubblici e di lavoro». Nessun divieto neppure negli aeroporti se non quelli previsti dallordinanza del 2 maggio relativi ai passeggeri in arrivo e in partenza dal Messico e dagli Stati Uniti. A tutti viene distribuito un volantino ministeriale in cui si consiglia di mettersi in contatto con lazienda sanitaria locale nel caso si rilevino i sintomi della nuova influenza e si raccomanda di prestare attenzione al proprio stato di salute per sette giorni da quando si rientra da Paesi a rischio. E chi arriva da Londra? Nessuna restrizione.
Del resto, troppe precauzioni per i viaggiatori non sono raccomandante neppure dallOrganizzazione mondiale della sanità. «Le persone possono infatti avere la febbre per diversi motivi - dicono allOms - mentre ci possono essere persone che hanno il virus ma che possono non manifestare alcun sintomo».
Infatti il virus sta girando vorticosamente in tutto il mondo infischiandosene dei controlli aeroportuali e si diffonderà in modo più massiccio anche in Italia. Anche se da noi, per il momento «la nuova influenza è clinicamente molto leggera» precisa Fazio che prevede pure in futuro una situazione sotto controllo. Secondo le stime fornite dallIstituto superiore della Sanità, infatti, la pandemia terminerà a maggio 2010 con 4 milioni di contagiati, meno di quelli colpiti dallinfluenza stagionale. Previsioni rosee? No, piuttosto il risultato di una buona efficacia delle misure di contenimento applicate fino ad ora. Inoltre, il vaccino, che dovrebbe sbarcare in Inghilterra già in agosto, sarà disponibile nel nostro paese entro la fine di ottobre, proprio nel periodo corrispondente al picco epidemico.
Per il momento la parola dordine è limitare il contagio con misure di contenimento. In attesa di unimpennata dei casi «che avverrà inevitabilmente a settembre-ottobre» spiega Giovanni Rezza, epidemiologo dellIstituto superiore di sanità, preoccupato non solo dei contagi ma anche dellassalto alle farmacie per lacquisto di antivirali. Lesperto lancia raccomandazioni soprattutto a chi si mette in viaggio per le vacanze estive. «Non bisogna accumulare antivirali perché sono medicinali che vanno usati solo a malattia conclamata».
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