«Sono molto orgoglioso della delibera che abbiamo preparato, che intende facilitare lintegrazione lavorativa delle categorie svantaggiate per un reinserimento nel tessuto sociale del territorio, destinando alle cooperative di tipo B almeno il 5 per cento dei bandi comunali». Così il sindaco della capitale Gianni Alemanno spiega lobiettivo della delibera, presto sottoposta allattenzione della Giunta comunale che dovrà approvarla, a vantaggio delle persone «fragili», cioè disabili e invalidi psichici e sensoriali, ma rivolta anche a categorie da riabilitare, come minori in età lavorativa con situazioni familiari difficili, tossicodipendenti e alcolisti, fino a condannati ammessi a misure alternative alla detenzione. Presentato ieri in Campidoglio, dinnanzi allassessore capitolino alle Politiche sociali Sveva Belviso e ai rappresentanti delle cooperative romane - Confcooperative, Agci, Unci, Legacoop, Unicop - il provvedimento prevede, oltre alla riserva alle cooperative di tipo B di almeno il 5 per cento degli affidamenti a terzi effettuati dal Comune per la fornitura di beni e servizi, anche lampliamento della platea dei lavoratori svantaggiati, per un inserimento lavorativo più ampio. E la manovra di solidarietà sociale di Alemanno tesa alla valorizzazione delle cooperative di tipo B ha il plauso anche del centrosinistra. A conferma della buona amministrazione del sindaco, alla guida della città da poco meno di un anno, le parole di Umberto Marroni, capogruppo del Pd in Campidoglio: «Trovo positiva la decisione di destinare il 5 per cento dellimporto complessivo degli appalti alle cooperative sociali di tipo B. È un aiuto alloccupazione, un atto positivo che sollecitavamo da tempo, diretto a contrastare la crisi con politiche di welfare sulle quali innestare una marcia in più per la ripresa e lo sviluppo». A spiegare chi sono i nuovi attori che lavoreranno nelle cooperative sociali, lassessore Belviso: «Anche alle madri disoccupate, agli immigrati, ai nomadi e ai rifugiati politici verrà assicurato lingresso nel mercato del lavoro e ci sarà un punteggio aggiuntivo per le cooperative, in cui i soggetti svantaggiati rappresentano già il 30 per cento dei lavoratori secondo la legge n. 381 del 91, che inseriranno le categorie deboli suddette. È un forte segnale di sussidarietà sociale che va ben oltre lassistenzialismo. Inoltre, con lapprovazione della delibera, il Comune si dota, per la prima volta, di un elenco speciale delle cooperative di tipo B, allinterno del V dipartimento, che potranno accedere a convenzioni con lamministrazione per lerogazione di attività lavorative».
Lo schema della delibera piace ai rappresentanti delle sezioni romane: «Oggi le cooperative sociali di Confcooperative impegnate a Roma sono 200, dove lavorano ben 5mila persone - dice il presidente di Confcooperative Roma, Carlo Mitra -. Auspico che il provvedimento sia approvato per raddoppiare loccupazione».
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