Roma

Sulle auto blu Marrazzo ingrana la quinta

Le nuove vetture saranno messe a disposizione dei dirigenti e dei super-consulenti da poco nominati

È inutile girarci attorno: la giunta Marrazzo per organizzare e dislocare presso la sede della regione Lazio l’entourage dei fedelissimi al presidente non sta badando a spese. Crescono gli emolumenti per gli ingaggi delle professionalità esterne e, di pari passo, crescono pure i benefit a loro destinati. E le auto blu non costituiscono un’eccezione: 5 berline fiammanti a disposizione dei nuovi consulenti-dirigenti. Una piccola cosa, potrebbe argomentare qualcuno, fatto è che per l’assegnazione ad personam è stato siglato un atto apposito già lo scorso 25 maggio perché i predecessori di costoro dovevano muoversi «motu proprio» ossia con i loro veicoli o accodarsi a quello di qualcun altro. Il motivo di questa novità? «Garantire l’operatività e una maggiore autonomia gestionale delle strutture di alta rappresentatività» come si legge analizzando minuziosamente il carteggio. Ma chi sono i fortunati che ne usufruiranno? Per il Collegio degli esperti, come per l’Ufficio del cerimoniale, il servizio di Relazioni istituzionali, quello dei Rapporti con i cittadini e formazioni sociali ci saranno a disposizioni 3 Lancia Lybra mentre, per la segreteria di Marrazzo, l’ufficio stampa, i grandi eventi e il portavoce altre 2 Alfa Romeo 156. C’è da aggiungere che «le nuove elargizioni provocano una profonda contraddizione gestionale: la carenza di personale tra gli autisti» commenta Andrea Augello, ex assessore al Bilancio. Insomma aumentano i «generali» ma diminuisce la «truppa». Che potrebbe suonare «A.A.A. cercansi autisti disperatamente» infatti, sul provvedimento che ne attesta l’assegnazione, si auspica che «il dirigente dell’Area autoparco individuerà i dipendenti con tale qualifica in base alle esigenze organizzative concordate con i titolari delle strutture». Ma che risponde l’attuale maggioranza sull’argomento? Poco o niente. Cerca di rispedire la palla al mittente, che agguanta la presa, tirando un secondo fendente: «Stiamo aspettando che venga ratificato l’incarico all’assessore capitolino alla Scuola, Maria Coscia, in qualità di capo di gabinetto del vicepresidente Pompili - incalza Augello - l’atto doveva essere approvato già venerdì scorso dalla giunta, ora vedremo cosa ne sarà». Semmai a costei non venisse assegnato l’incarico proposto da Pompili e concordemente dall’assessore al Personale Di Stefano allora sì che «si aprirebbe lo strano caso di Maria Coscia - ha aggiunto il consigliere regionale di An Bruno Prestagiovanni - forse così potrebbero saltare o allontanarsi altre deleghe che sono pronte nel cassetto». Quali? Prestagiovanni glissa mentre, da radio Pisana giungerebbe notizia di un nuovo ingaggio per l’Ufficio a tutela dei diritti degli animali e si farebbe forte il nome di Monica Cirinnà, già delegata al medesimo incarico dal sindaco Veltroni e vicepresidente del Consiglio capitolino. Buone nuove anche per chi aspira ad un posto nel Collegio degli esperti del presidente Marrazzo: voci di corridoio darebbero per certo l’innalzamento del numero dei professionisti da 3 a 10.

Previa modifica dello statuto varato a novembre scorso, s’intende.

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