Dal primo maggio gli automobilisti in transito sul Grande Raccordo Anulare o sulla  Salerno-Reggio Calabria, ma anche su numerose autostrade siciliane o sulla Roma-Fiumicino,  attualmente gratuite, potrebbero pagare un pedaggio. E questo avverrà senza fermarsi al casello.  
 Il dl trasporti appena approvato dal Senato e ora all'esame della Camera ha infatti anticipato  al 30 aprile 2011 l'applicazione del sistema di pedaggio che avrebbe dovuto entrare in vigore  entro il 31 dicembre 2011 e così l'Anas, che ha da poco bandito una gara da 150 milioni di euro  per la realizzazione del sistema di «tele-pedaggio», ha accelerato i tempi. 
 La road map, secondo quanto si apprende, prevede che, una volta che saranno state presentate le  domande (il termine è il 30 settembre), l'Anas avrà tempo fino al 15 ottobre per inviare alle  aziende scelte la lettera di invito, in modo che la sottoscrizione del contratto potrà avvenire  entro fine febbraio 2011: ci sarà così tutto il tempo necessario per realizzare il sistema di  pagamento senza barriere (genericamente chiamato 'free flow') che, stando alle possibili  ipotesi, potrebbe essere un sistema come quello del telepass oppure uno con telecamere che  rilevino la presenza sulle auto di bollini prepagati sul modello delle autostrade svizzere. 
 Le tratte autostradali Anas interessate dai nuovi pedaggi sono complessivamente 24 tra  autostrade e raccordi, per un totale di 1.316,7 chilometri. Ci sono 11 autostrade (per un totale  di 953,8 chilometri), tra cui il Gra e la Roma-Fiumicino a Roma, la Salerno-Reggio Calabria (A3)  e diverse autostrade siciliane, e 13 raccordi autostradali (per complessivi 362,9 chilometri)  sparsi per la penisola.
 La decisione dell'Anas di indire una gara per la fornitura di un sistema di pagamento «dinamico»  senza caselli, è stata presa dopo la bocciatura da parte del Tar e del Consiglio di Stato degli  aumenti forfettari introdotti dalla manovra economica. La pubblicazione del bando, il 13  settembre scorso in Gazzetta Ufficiale, ha riacceso la polemica scoppiata quest'estate (gli  aumenti, scattati il 1.o luglio erano rimasti in vigore per circa un mese), con in testa gli  amministratori locali del Lazio dai quali è arrivato un coro di no.
Il presidente dell'Anas Pietro Ciucci ha tuttavia spiegato che si sta «soltanto dando attuazione ad una norma di legge, che prevedeva che i 1300 km di autostrade gestite direttamente da Anas vengano assoggettate a pedaggio».