Sulle tavole valtellinesi è un inno ai pizzoccheri

Quando si va in un qualsiasi centro della Valtellina non si prescinde dai pizzoccheri, listarelle di pasta di grano saraceno condite con verze, patate, formaggio casera, burro e aglio, tutt’altro che un piatto leggero (e ottimo proprio perché strong), anche se ormai è difficile trovare in abbondanza burro e aglio bruciati. Nessuno in alta valle prescinde da loro e i locali per golosi momenti non mancano a iniziare dall’agriturismo Rini, telefono 0342.901224, rini.it, dove il menù è fisso a 35 euro, bevande escluse (ed è escluso che, dopo una giornata di sci e di movimento, uno non beva del buon vino, possibilmente della stessa Valtellina).
Atmosfera di montagna anche alla Rasiga in via Marconi, telefono 0342.901541, e-mail rasiga@tiscali.it, e così alla Baita de Mario al Ciuk, in quota, direttamente sulle piste innevate, telefono 0342.901424, baitademario.com. In centro a Bormio ecco invece il ristorante Al Filò, telefono 0342.901732, ristorantealfilo.it, che diverse persone chiamano Taulà, dal nome del residence che lo accoglie. La cucina ha pretese, dalla cucina escono preparazioni che hanno un certo brio e di azzardo pensando al Risottino carnaroli mantecato con trifolata di funghi e carciofi, quando da sempre e ovunque o funghi o carciofi. Simpatica, tra i secondi, la cosiddetta Grigriata bastonata, un «Bastone grigliato con tre tipi di carni arrotolate: cervo, maiale e manzo», dove in verità è la carne a essere grigliata, non il bastone in sé.


In via Giustizia infine, la Buca 19, telefono 339.5623375, prende il nome dal golf club lì accanto, che ha nove buche in realtà ma conta l’idea di un posto dove andare dopo avere giocato. Attenti: cucina mediterranea.

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