La coscienza è universale, non ha nomi né categorie. Con questa constatazione apre la nuova rubrica Sum ergo Cogito (“Sono quindi Penso”), una esplicita e voluta inversione del Cogito ergo Sum cartesiano (“Penso dunque Sono”).
Sarà proprio il Pensiero l’unico protagonista di questa rubrica: Pensiero allo stato puro, senza firme né nomi. In un’epoca in cui vince il protagonismo estremo – tutti scrivono libri, firmano articoli, vengono fotografati- noi vogliamo fare esattamente il contrario. Nessuna firma, nessun nome, nessun volto: solo riflessioni sull’uomo, le sue passioni, i suoi dolori, le sue paure.
L’ambizione, non certo piccola, è quella di fare di Sum ergo Cogito un vero e proprio “club del Pensiero”, dove chiunque abbia voglia di condividere con brevi riflessioni – la lunghezza è sempre amica della pedanteria- la sua
percezione del mondo sarà ben accetto.Siete pronti a fare l’ingresso in questo “club”, esclusivo – solo chi vorrà spogliarsi delle idee preconcette e delle categorie vi sarà ammesso- ma allo stesso tempo aperto a tutti?
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