Quando la soluzione al «caso Cè » sembrava ormai dietro langolo, la situazione politica lombarda si è nuovamente ingarbugliata e ha rischiato di assumere dimensioni nazionali.
Ad alterare il clima, già teso, è stato un articolo comparso ieri mattina sul La Padania in cui si denunciavano i favori che il governatore Roberto Formigoni avrebbe dispensato ai figli del proprio braccio destro Giancarlo Abelli (lassessore che i lùmbard vorrebbero esautorare in caso di sospensione definitiva del loro assessore dalla giunta regionale): uno prossimamente sarà primario a Voghera, laltra è direttrice sanitaria di una clinica privata del Pavese. Le prove - secondo il quotidiano leghista - di come Formigoni gestirebbe la sanità secondo logiche di potere. Accuse bollate da Forza Italia come «ignobili» e che, proprio secondo Abelli, «nascondono la voglia di rompere, e non solo in Lombardia».
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