«Con Super Mario al governo mi rimetto la fascia tricolore»

«Con Super Mario al governo  mi rimetto la fascia tricolore»

Tutti insieme appassionatamente per elogiarsi riferendo quanto è stato fatto nel corso dell'anno che sta volgendo al termine. Tutti insieme, per l'equivalente della durata di una partita di calcio, recupero compreso. Il sindaco Marta Vincenzi, dieci assessori e una conferenza stampa durata un'ora e 35 minuti. Un po' per uno a parlare, per magnificare quanto di buono è stato fatto con «Super Marta» nel ruolo di «maestrina» che dà la parola, interviene, sottolinea e fa annotazioni. C'è chi si vanta di cose che ai più sono sfuggite, come l'assessore alla città sicura Francesco Scidone che con viva soddisfazione si rallegra per i posti fissi di polizia in via Turati, via della Maddalena e al Porto Antico, vicino al galeone. Anche ieri però, come tutti i giorni, nei pressi del Galeone, decine venditori ambulanti offrivano merce contraffatta a turisti e residenti che affollavano il porto antico ma di controlli nemmeno l'ombra. C'è chi, come l'assessore Farello, presenta per la quindicesima volta un'opera che ancora non è in funzione, il tutor sulla Soprelevata. Pardon «Celeritas», come è stato ribattezzato. «Partirà a fine gennaio, non sarà una trappola per fare multe e fare cassa ma solo un deterrente». Se partirà davvero lo vedremo, ma intanto Pasquale Ottonello è felice per il nuovo asfalto. I famigerati guard rail ghigliottina invece restano al loro posto, magari i proventi delle multe del «Celeritas» potrebbero servire proprio per renderli più sicuri a chi vi transita con le due ruote. C’è il vicesindaco Paolo Pissarello che riguardo la disastrosa situazione di Amt se la cava dicendo «È già stato tanto chiudere il 2001». Nel complesso, tutti, quando hanno la parola, hanno qualcosa di cui parlare con piacere per dire che in fondo sono stati bravi.
95 minuti di parole ma stia sereno il premier Monti: il suo record di due ore e 35 minuti, giusto un'oretta in più, rimane intoccabile. Poi è la volta della sindaco che il Premier lo cita ma per un altro motivo. «Voglio tornare a mettermi la fascia tricolore che quest'anno ho tolto dopo la manovra Berlusconi di agosto perché in un paese che parla di federalismo ho avvertito disprezzo per i comuni. Il loro ruolo è stato deprezzato e sbeffeggiato - spiega la sindaco - Mi è costato toglierla, non solo per il valore simbolico. Adesso voglio rimetterla, voglio che la fase due inaugurata dal premier porti risultati per Fincantieri e Finmeccanica. Vogliamo che nei primi giorni del prossimo anno si realizzi l'incontro romano promesso da Passera. Ecco mi rimetterò la fascia nel momento in cui, come mi aspetto, mi diranno che il tavolo per Fincantieri è aperto». Non vuole parlare di Amt e tantomeno della sua avversaria alle primarie Roberta Pinotti ma il suo bilancio del 2011 è molto positivo. «Il 2011 è stato un anno di rigore, di resistenza ma anche di progettualità e di operosità realizzativa. Vado fiera del Puc perché è la mia creatura, ci ho lavorato tanto. L'ho proprio voluto e ne sono contenta. Sono fiera di come siamo riusciti a resistere a chi ci chiedeva di fare cose più popolari, che danno consenso, anziché pensare ad abbassare il debito e fare cose importanti. Ci siamo messi la cera nelle orecchie come Ulisse resistendo alle sirene». Nulla da dire nemmeno sulla moschea «Percorso che avevamo iniziato, nulla di nuovo o di diverso» mentre la sindaco smorza i toni sui venti di guerra con l’Italia dei Valori. «Nessuna spaccatura.

Nessuno ha posizioni così tranchant o irreversibili è un dibattito sano».
Vero? Chissà. Certo il quadro di una città dove tutto va bene e tutti sono felici, più che a firma Marta Vincenzi sembra a firma Salvador Dalì. Un dipinto surrealista.

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