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Supercoppa, Cina irritata accusa i calcatori italiani: "Come turisti maleducati"

Dura reprimenda vdei quotidiani cinesi dopo il match inter-Lazio: "I calciatori si sono comportati come turisti di lusso che non hanno alcuna considerazione per il prossimo"

Supercoppa, Cina irritata 
accusa i calcatori italiani: 
"Come turisti maleducati"

Pechino - I giocatori di Inter e Lazio, che sabato scorso si sono affrontate per la Supercoppa a Pechino (la Lazio ha vinto per 2-1), si sarebbero comportati come "turisti di lusso che non hanno alcuna considerazione per il prossimo". "Solo di vino hanno speso 70mila yuan (settemila euro, ndr)", ha sostenuto Wang Bo, uno degli accompagnatori dei giocatori in una dichiarazione al quotidiano Notizie di Pechino.

Le accuse ai calciatori italiani Durante il soggiorno delle due squadre a Pechino alcuni degli accompagnatori erano apparsi fortemente irritati per la mancata finalizzazione di partite amichevoli tra le squadre italiane e quelle cinesi, delle quali si era parlato nei giorni precedenti alla sfida per la Supercoppa. Non aveva migliorato le cose il comportamento dell’ allenatore dell’Inter Jose Mourihno, che nella conferenza stampa post-partita aveva accusato i giornalisti cinesi di essere degli incompetenti. Reagendo con fastidio alle domande molto tecniche dei giornalisti cinesi, Mourihno aveva affermato: "Ora capisco perché la Cina non è una potenza del calcio". "A sentire le vostre domande - aveva proseguito - sembra che l’Inter abbia giocato una partita orribile". Nel giudizio del loro allenatore, invece, i campioni d’ Italia hanno disputato una partita impeccabile ma sfortunata.

Un portavoce della United Vanson International, la società che ha curato l’ ospitalità in Cina di Lazio ed Inter, ha affermato che Wang Bo ha parlato "a titolo personale" e che la sua opinione "non rispecchia quella della compagnia".

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