Supereuro alle stelle Bce: tassi invariati Ridotte stime 2008

La moneta europea tocca un nuovo record su quella americana: 1,5378. La Bce rialza le stime sull’inflazione nel 2008 dal 2,5 al 2,9%. Trichet: "Elevata incertezza per turbolenze dei mercati"

Supereuro alle stelle 
Bce: tassi invariati 
Ridotte stime 2008

Roma - Sale alle stelle la tensione sui mercati. Dopo le parole del presidente Bce Trichet euro, petrolio e oro macinano nuovi record mentre sui titoli di stato scoppia la bufera. Il differenziale tra i Btp decennali e i bund tedeschi è salito oggi di oltre 60 punti, nuovo massimo dall’inizio del 1999.

La scalata del supereuro Il supereuro continua la sua corsa senza freni verso quota 1,54 dollari (nuovo massimo a 1,5378) creando allarme in Europa. La Bce ha lasciato i tassi di interesse fermi al 4%. Una decisione ampiamente attesa dai mercati. Ma crescono le pressioni per un intervento della banca centrale europea contro l’apprezzamento della divisa europea. Lo chiedono soprattutto i sindacati europei che oggi hanno lanciato un appello ai governatori dell’Eurotower riuniti a Francoforte. E i timori esternati dai ministri finanziari di Eurolandia sono stati condivisi anche dalla Commissione europea.

La Bce non si muove: tassi invariati La Bce lascia invariati i tassi d’interesse al 4% ed esclude nuove mosse a breve. Il numero uno dell’Eurotower, Jean-Claude Trichet ribadisce che la priorità dell’istituto resta quella di garantire la stabilità dei prezzi e rialza le stime sull’inflazione. Inoltre la Bce taglia le sue previsioni sulla crescita dell’Eurozona quest’anno e nel 2009 e definisce "inusualmente alta" l’incertezza sulle prospettive di crescita, in particolare per i paesi avanzati, a causa delle turbolenze sui mercati finanziari e degli alti prezzi delle commodity. "Siamo stati unanimi", dice Trichet riferendosi alla scelta del direttivo di non toccare i tassi e poi aggiunge: "Non c’è assolutamente stata nessuna richiesta di alzare o abbassare i tassi". Insomma, in questa fase di incertezza la Bce preferisce restare alla finestra e non agire, innalzando come una bandiera il suo mandato, che è quello di garantire la stabilità dei prezzi. "Secondo me i 320 milioni di consumatori dell’Eurozona vogliono che restiamo fedeli al nostro mandato", dice Trichet spiegando che "l’attuale posizione di politica monetaria garantirà i nostri obiettivi prioritari", e cioè "la stabilità dei prezzi nel medio termine" e "l’ancoraggio delle aspettative di inflazione". Intanto la Bce rialza le stime sull’inflazione nel 2008, portandole dal 2,5% al 2,9% e, nello stesso tempo, abbassa le previsioni sulla crescita economica di quest’anno e del 2009, portandole rispettivamente dal 2% all’1,7% e dal 2,1% all’1,8%. Sul supereuro, salito oggi al nuovo record storico di 1,5372 dollari, a un passo da quota 1,54, Trichet è piuttosto laconico e si limita a ribadire di aver appreso "con estrema attenzione" le recenti dichiarazioni delle autorità monetarie Usa a favore di un dollaro forte. Oltre alla Bce anche la Banca d’Inghilterra ha annunciato oggi di aver lasciato invariato il tasso base d’interesse al 5,25%, anche se secondo gli esperti la BoE riprenderà, a metà di quest’anno, a tagliare il costo del denaro.

Oro senza freni Anche l’oro continua a correre senza freni: il metallo prezioso ha toccato in Europa, nelle contrattazioni spot, 991,90 dollari l’oncia. Schizza anche il prezzo del petrolio che ha quasi sfiorato quota 106 dollari (105,96 dollari) sulla scia dei deludenti dati sulle scorte Usa diffusi ieri e delle tensioni tra Venezuela e Colombia. A far volare i future è stata anche la decisione dell’Opec di lasciare la produzione di greggio invariata, per cui pure il Brent sale al nuovo livello record di 102,95 dollari. Intanto, per domani mattina, il ministro dell’Economia Tommaso Padoa Schioppa ha convocato il Comitato interministeriale credito e risparmio con all’ordine del giorno la crisi dei mercati e la vigilanza europea.

La riunione, alla quale partecipano il governatore di Bankitalia, Mario Draghi e i presidenti di Consob e Isvap, Lamberto Cardia e Giancarlo Giannini, segue quella del 13 settembre scorso, sempre incentrata sull’andamento dei mercati finanziari.

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