Supermario va a vedere il Milan. I suoi tifosi: adesso basta

nostro inviato ad Appiano Gentile

Era a Milan-Novara, molto meglio che sfilare a 200 all’ora, ma quando gli hanno chiesto cosa ci faceva lì, ha risposto che è milanista e quindi... Balotelli non ha fatto niente di cui pentirsi ma la sua tifoseria non l’ha presa molto bene, sui siti nerazzurri i blog gli chiedono di darci un taglio: Mario, adesso basta. Anche se va a vedere una partita di calcio nasce un guaio, il suo psicologo sogna il silenzio a palla: «Mario? Di lui non parlo - ha detto Josè -. Quando lo faccio fa un passo indietro. Se non ne parlo lo fa avanti, e quindi...». E subito dopo aggiunge: «A Bari potrei giocare anche con tre davanti». Ma non li rischierà, Balotelli comunque c’è.
Inizia la stagione vera, punti pesanti a Bari, poi il derby, fra un mese il doppio impegno con il Chelsea che porterà via un mucchio di energie, e Josè ha i giocatori contati: Chivu, Motta, Eto’o e Stankovic sono fuori, anche il giovane Khrin. Il brasiliano è uscito dall’allenamento di giovedì dopo 40 minuti e una botta al polpaccio. Convocati Cambiasso e Muntari che hanno svolto una sola seduta, Santon non è al meglio ma probabilmente è dentro fin dal primo minuto e neppure nel suo ruolo. Mancini ancora non convocato fa pensare che la sua settimana lavorativa non sia entusiasmante e si sta complicando il suo arrivo a Marsiglia. In panchina Donati e Sebastian Carlsen, centrocampista finlandese di 19 anni alla prima chiamata ufficiale: «Problemi, ma questa squadra ha una grande mentalità - ha spiegato Josè -. Materazzi dopo una settimana dall’intervento è già pronto. Santon al rientro con un look mohicano, un disastro ha commentato José: «Ha bisogno di equilibrio, lui sa cosa deve fare, intanto dimenticarsi il Mondiale, anche perché se non gioca titolare nell’Inter è difficile che vada in nazionale. Ma l’Inter non cerca un terzino proprio perché ha fiducia in lui». Dichiarazione fuorviante: l’Inter cerca un terzino sinistro e un centrocampista: «Ma nomi non ne faccio per non dare a quel giocatore una posizione più forte». Una conferenza quasi sorprendente, Josè si sta uniformando, si è messo addirittura a parlare del Bari: «Si è costantemente migliorato, gioca bene e corre. È una partita che vale tre punti, come il derby».

E non è caduto in trappole: «La Juve così staccata non mi sorprende, avevo previsto anche 47 punti per noi al termine del girone di andata e il Milan fa bene a sperare, sono vicini. Ma noi siamo sufficientemente forti per restare primi anche a maggio».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica