Che la bufera stesse per abbattersi sulla città, a Legnano se ne parlava da oltre un mese. Da quando in un centro fitness cittadino, frequentato dalla borghesia legnanese, due donne si erano picchiate. Due signore entrambe legate al noto costruttore Vinicio Vinco, moglie e presunta amante. Storia di ordinaria infedeltà di provincia, disse qualcuno allepoca. Ma non la pensava certo così la consorte dellimprenditore che, per vendicarsi del tradimento, ma anche dei ceffoni ricevuti a sua volta dal marito, si fiondò dalla Guardia di finanza per consegnare la contabilità in nero del consorte. Secondo laccusa un puntuale resoconto di regali e soldi elargiti per ottenere favori ad amministratori e dipendenti pubblici, ieri finiti in manette.
Vinicio Vinco, il più importante costruttore edile della città, insignito del titolo di Gran Cavaliere del Carroccio, ha ereditato lattività dal padre. Recentemente, insieme ad altre due imprese, aveva vinto lappalto per il nuovo ospedale legnanese. Vip, amico dei Vip di provincia, come il vice sindaco Carmelo Tomasello. Un architetto prestato alla politica, da quasi dieci anni uomo forte della giunta guidata da Maurizio Cozzi. Il primo cittadino lo volle al suo fianco nel 1996, assegnandogli le deleghe allurbanistica e opere pubbliche. Una fiducia riconfermata nel 2002 con lincarico di assessore al Territorio.
«Un uomo capace che sta cambiando Legnano» sostenevano quanti apprezzavano il suo impegno, culminato col progetto della riqualificazione dellex area industriale Cantoni, affidato a Renzo Piano. «Troppo potere concentrato nelle sue mani» ribattevano invece i suoi detrattori facendo circolare insinuazioni ed anche esposti, soprattutto dopo lapprovazione del Piano Regolatore del 2002.
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