Il più grande processo economico della storia svizzera si è aperto ieri a Zurigo: vede sul banco degli imputati i massimi dirigenti della ex Swissair, la compagnia di bandiera elvetica simbolo dell'eccellenza «made in Switzerland» ingloriosamente fallita nel 2001.
Le accuse comprendono delitti come l'amministrazione infedele, la diminuzione dell'attivo ai danni dei creditori, la cattiva gestione o l'ottenimento di false attestazioni, ma i due primi imputati chiamati a deporre non hanno chiarito né i fatti né le circostanze e si sono avvalsi del diritto di non rispondere. I due ex membri del consiglio di amministrazione di Swissair, il banchiere privato ginevrino Benedict Hentsch e Gerhardt Fischer, si sono limitati a dichiararsi non colpevoli. Fischer ha inoltre affermato che senza gli attentati dell'11 settembre 2001 la compagnia aerea «sarebbe sopravvissuta».
Il fallimento della Swissair è stato il più grande tonfo della storia economica svizzera, con debiti per circa 17 miliardi di franchi, ha causato la perdita di migliaia di posti di lavoro e ferito l'orgoglio di un intero Paese: le immagini dell'ottobre 2001 quando gli aerei della Swissair rimasero bloccati a terra per assenza di liquidità sono ancora nella memoria di tutti.
Nei prossimi giorni sul banco degli imputati sfileranno alcuni dei personaggi più in vista dell'economia svizzera dello scorso decennio.
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