Tabacci taglia (solo agli altri)

Gli incarichi: due esterni per il suo staff (e sacrifici ai colleghi). I dubbi dei sindacati

«Valorizzazione delle risorse interne». In maniche di camicia nel cortile di Palazzo Marino, il nuovo city manager spiegava in un video di due minuti inviato a tutti i dipendenti comunali perchè a un mese dalle elezioni il sindaco ha lasciato a casa 28 dirigenti esterni. Letizia Moratti aveva prorogato i contratti fino alla fine di settembre, per dare il tempo alla nuova giunta di valutare le competenze e agli uscenti di trovare un nuovo impiego. Ma le lettere di preavviso sono arrivate a tutti, (salvo solo il capo dei vigili). Nell’immediato, ha spiegato con il sistema tecnologico Corritore ai dipendenti, «sarà richiesto ad alcuni uno sforzo supplementare, per continuare a garantire anche nel periodo estivo l’efficienza della macchina comunale». Dunque: le funzioni affidare finora ai dirigenti esterni saranno redistribuite ai dipendenti comunali. Si lascia intendere, in vista di promozioni dopo la fatica estiva. Ma mentre ieri negli uffici dell’assessore al Bilancio e onorevole Bruno Tabacci sono sfilati uno a uno gli assessori per prevedere tagli da lacrime e sangue, qualcuno si è domandato in che veste (con che contratto?) e che futuro avranno, ad esempio, il capo della sua segreteria arrivata un mese fa da Roma. Ha sgomberato subito la scrivania delle segretarie in servizio con l’ex assessore Beretta e sembra che anche i sindacati abbiano avuto da protestare.

E alle riunioni, con tanti dirigenti comunali interni che - ha avuto modo di sottolineare ieri l’assessore Castellano - «sono una risorsa eccellente, davvero una bella scoperta», Tabacci si avvale di un funzionario romano. Presto per trarre conclusioni.

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