A difesa di Malpensa, che Alitalia intende depotenziare, scende in campo anche il Piemonte. La Regione si unisce al coro che, per laeroporto di Varese, chiede al governo unimmediata moratoria. «Ciò che si va prefigurando è inaccettabile - dice lassessore regionale piemontese ai Trasporti, Daniele Borioli -. Come Piemonte chiediamo al governo una moratoria immediata: se il piano Alitalia si deve attuare, almeno lo si faccia dopo aver avuto il tempo di individuare un nuovo partner per lo scalo lombardo». Il Piemonte, preoccupato per le ripercussioni del piano sul sistema economico e occupazionale di tutto il Nord, fa sapere che nei prossimi giorni si rivolgerà a organizzazioni sindacali, imprenditori e allintero tessuto produttivo. E che intende partecipare al tavolo per Milano.
Gli fa eco dal capoluogo lombardo il presidente della Regione Roberto Formigoni: «La moratoria - dice - è lo strumento per consentire laccesso di altri vettori evitando licenziamenti e ripercussioni sullindotto». Inoltre, continua il presidente della Provincia Filippo Penati, «occorre investire risorse in una manovra di accompagnamento per separare i destini di Alitalia e di Malpensa, per cui serve una manovra di accompagnamento per i prossimi due o tre anni», in modo che per lhub «ci sia uno sviluppo diverso».
Conclude Maria Stella Gelmini, coordinatore lombardo di Forza Italia: «Il nuovo governo che uscirà dalle urne impedirà lo scippo di Malpensa. Uno dei primi provvedimenti sarà quello di imporre una moratoria di quattro anni sul trasferimento e il taglio dei voli».
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