(...) il 13 dicembre. Dovrebbe perché la bozza ha fatto infuriare le associazioni di utenti di tutta la Lombardia, e - come si è visto - la stessa giunta regionale, schierata a fianco dei pendolari: «Se non avete capito - ha scandito Cattaneo rivolto ai recalcitranti dirigenti dellazienda - se non cè la vostra disponibilità a risolvere questi problemi, allora non ci sarà la nostra a disponibilità a firmare laccordo sullorario, che ora non è ricevibile». E infatti la firma, prevista per ieri, non cè stata, e ora richiede un lavoro supplementare dei tecnici di Trenitalia e assessorato.
Il direttore regionale di Trenitalia, Fiorenzo Martini, si difende e minimizza: «Non ci sono cancellazioni, solo aggiustamenti che riguardano meno dell1 per cento del traffico complessivo, anzi nellinsieme cè un incremento, in una rete che già oggi vede viaggiare ogni giorno 1.150 treni regionali, più 650 a lunga percorrenza, su una linea che corrisponde a un decimo della rete italiana e supporta un quarto dellintero traffico nazionale. Solo a Milano centrale si muovono ogni giorno 560 treni».
Gli utenti non sono daccordo: «Ci sono cancellazioni - dice il presidente di Assoutenti Roberto Brunelli - Trenitalia cerca di camuffarli con spostamenti, assestamenti su altre stazioni, e con il rallentamento e allungamento dei treni, in barba alla regola (e alla logica), per cui la velocità di un servizio corrisponde anche alla sua efficienza. Ma la cosa allucinante è che ancora non abbiamo visto una bozza complessiva dellorario, e questo preoccupa anche perché la gente poi dovrà essere avvisata».
Altri utenti calcolano oltre 100 treni soppressi, la gran parte dei quali non sostituiti da bus. «Mercoledì parlerò con Moretti (lamministratore delegato di Fs, ndr) ma spero che Trenitalia abbia compreso la gravità della situazione», ha concluso Cattaneo, rinviando il tavolo a venerdì prossimo.
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