Cronaca locale

Tagliate del 50% le spese di palazzo Marino La sinistra all’attacco: «Bilancio bloccato»

Il Pd parla di «situazione gravissima», di un «bilancio bloccato» che nei fatti «sta paralizzando l’attività del Comune in settori strategici, come servizi sociali, lavori pubblici». La maggioranza, compatta, accusa la sinistra di «allarmismo ingiustificato». In assoluta sintonia, visto che a firmare la replica sono i rappresentanti di Fi Alberto Garocchio, di An Carlo Fidanza, della Lega Matteo Salvini, della Lista Moratti Paolo Gradnik, dell’Udc Pasquale Salvatore e del gruppo misto Franco De Angelis. «Bilancio bloccato? Ha già risposto la maggioranza» concorda il sindaco Letizia Moratti. La polemica nasce intorno alla direttiva, data circa un mese fa dal direttore generale del Comune ai settori di ridurre del 50% le spese previste nei primi mesi dell’anno. Decisione motivata dai tempi di crisi, dall’incertezza delle entrate messe nel documento di previsione (con le difficoltà del settore immobiliare, i fondi previsti dagli oneri di urbanizzazione ad esempio potrebbero essere molto sotto le aspettative), i trasferimenti Ici in bilico. Dunque: limitare le spese nella prima parte del 2009 per recuperare semmai a giugno col riequilibrio di bilancio.
«Siamo in una situazione di crisi pesante e un’amministrazione virtuosa e responsabile ha il dovere di essere prudente - sostiene la maggioranza -. Per questo si è ritenuto di contenere gli impegni di cassa nella prima fase dell’anno, ma non ci sono tagli né ai servizi né agli investimenti». Oggi più che mai, «un Comune deve comportarsi come un buon padre di famiglia, facendo scelte prudenti e responsabili. È irresponsabile invece alimentare paure ingiustificate». Gli assessori chiamati in causa confermano. Bruno Simini (Lavori pubblici) assicura che «le manutenzioni sono in regola, quello del Pd è un allarmismo inutile». «Non ci sono problemi» anche per Mariolina Moioli (Servizi sociali). Saranno da trovare invece, dopo che la delibera Misef per privatizzare i musei è stata ritirata, i fondi per gli stipendi dei 258 dipendenti, coperti dal bilancio solo fino a fine marzo.
Il capogruppo del Pd Pierfrancesco Majorino e il consigliere Andrea Fanzago parlano di tagli in tutta la spesa corrente: acquisti vari, manutenzioni, sussidi, contributi a organizzazioni di volontariato, rinnovo di contratti a progetto, riduzione dei fondi per gli aiuti allo studio alle zone, dal 2 al 5% fino a un massimo del 22, fondi per gli affidi, persino i 30mila euro per il Premio Marra. E chiedono «la convocazione urgente della Commissione bilancio, il sindaco in aula e una mobilitazione unitaria per rivendicare i soldi fermi a Roma».

La Commissione si riunirà la prossima settimana, riferisce il presidente dell’aula Manfredi Palmeri, ma «non ho comunicazione di squilibri di bilancio».

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