Dalla tv alla realtà. Alice, Mario e Luca degli spot che bombardano la Liguria dall'autunno scorso indossano i panni di 17 arzilli e incanutiti ospiti della Rsa (residenza sanitaria protetta) di Levanto, ospedale San Nicolò, trasferiti dalla vecchia struttura comunale in quella nuova della Asl, anche se non ancora completa del tutto.
I posti previsti sono 35 e verranno ultimati solo in futuro. Intanto c'è da inaugurare e la distanza tra le due unità diventa un soffio con il nastro tricolore che si materializza tra i corridoi per il tour sanitario di Claudio Burlando, presidente della Regione, nel levante. «Questo è tutto un bluff. Fatto sulla pelle di persone anziane a cui è stato messo sulla spalle anche un trasferimento di sede fatto in tutta fretta. Un vero film. Siamo di fronte solo a un'inaugurazione elettorale, l'ennesima di queste settimane perché in regione non v'è traccia della convenzione per questa Rsa», attacca Luigi Morgillo, consigliere regionale Pdl stufo di vedere cerimoniali che nascono un po' dappertutto.
E ieri per protesta ha preparato un sit in trasformandosi in uomo sandwich come nei migliori film Usa. E sì perché la Liguria dei «numeri verdi» strillati dai manifesti con tanto testimonial sbarcava ieri a Levanto puntando poi verso la val di Magra. Tutto in una giornata con tre inaugurazioni in fila. Rsa di Levanto di mattina. Prima pietra alla Rsa di Sarzana nel pomeriggio e tocco di picchetto ai nuovi locali della risonanza magnetica del San Bartolomeo, sempre in val di Magra. Nel mezzo anche un'occhiata ai danni del maltempo. «Non sono riusciti a mettervi anche la posa della prima pietra del nuovo ospedale Felettino di Spezia - prosegue Morgillo - perché del progetto si sono perse le tracce e non si sa più nulla. Altrimenti sarebbe stato unaltra sequenza da aggiungere al copione di oggi».
Così ecco la manifestazione di dissenso. La guida Morgillo alla testa di 30 coraggiosi che insieme al candidato sindaco Massimo Angeli sfidano la brezza gelida della riviera e la neve che arriva dall'entroterra. Non solo. C'è anche da fare i conti con il ritardo della macchina presidenziale che trasporta Burlando e Renzo Guccinelli, assessore allo Sviluppo Economico. Nonostante il cerimoniale fissi le 10 e il cielo plumbeo inviti a non perdere tempo i due non si vedono. Si fanno attendere da tutto l'establishment schierato in parata. Enrico Vesco, assessore al lavoro, Maurizio Moggia, sindaco di Levanto e il direttorio Asl 5 al completo. Intanto il sit in di Morgillo si dispone. Cartelli e striscioni. Uno monta la scritta «prima le convenzioni poi le inaugurazioni» ed è pronto a dare il benvenuto al Governo regionale piazzato su una panchina davanti all'ospedale. «La verità - prosegue Morgillo - è che facciamo i conti con un flop sanitario che nello Spezzino è drammatico.
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