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Talento e libertà Così «X Factor» produce adrenalina

Senza compiti di coach perché i suoi concorrenti sono tutti saltati, Morgan è libero di citare Proust e Musil per parlare del tempo e dei tempi dell’amore nelle canzoni ancora in gara. E dà il meglio di sé anche quando parla di John Donne e di poesia a proposito del brano di Antonella in cui c’è un «cuore spezzato, svenduto, alienato, scoppiato». Ringrazio Morgan per la sottolineatura, gli fa eco Elio, perché io invece «avevo pensato a un infarto». Il gioco degli opposti tra i giudici è uno degli atout vincenti della quinda edizione di X Factor (SkyUno, giovedì, 710 mila spettatori medi con uno share del 3% che in alcuni momenti è salito oltre il 5%). Anche perché il quartetto non se ne risparmia una. Come quando sempre Morgan mima il gesto del bere appena Arisa ammette di essere un po’ su di giri e lei, per tutta risposta, ribatte: «Meglio che non diciamo quello che fai tu». Cantarsele chiare sul filo del rasoio fa spettacolo. Anche perché questa parte dello show non prevarica mai la competizione con le esibizioni dei cantanti, quest’anno più talentuosi che mai. Soprattutto le ragazze, Antonella, Francesca e i Moderni giunti a sorpresa alla finale di giovedì prossimo, forse favoriti dal brano a cappella. E pure le ultime eliminate, Nicole e Jessica, entrambe della squadra della Ventura, fin troppo palpitante in un abito generosamente scollato. La gara per mettere alla prova i talenti è all’ultima nota e i giudici non si risparmiano ironie. Del resto, il gioco e il merito sono tutti qui: il talento è un dono di natura, che però va coltivato. Morgan ce l’ha chiaro e batte sul tasto che gli sta a cuore: «Non m’interessa il successo, ma la bellezza», osserva a proposito di una canzone, «non sempre le due cose coincidono». Così i ragazzi sfoderano il loro meglio nei brani inediti, con l’amore sofferto, trafitto, al tramonto, composti per l’occasione da Elisa, Gianluca Grignani, Luca Marino. E poi nei cavalli di battaglia: Antonella canta ballando, sospesa in aria dal partner, per replicare alle critiche di staticità; i Moderni si esibiscono in un brano nero della Motown, Francesca rockeggia alla grande con i Doors.

Il talento scorre sul palco e c’è da divertirsi. Ma il momento più suggestivo arriva ancora con Morgan che canta Lontano lontano di Luigi Tenco. Competizione, talento, poesia. E l’adrenalina che non guasta.
Twitter@MCaverzan

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