Tamponato in pista il bus con l’equipaggio

Lo scontro con un mezzo della Sea: in tre all’ospedale. Volo Alitalia per Boston cancellato

Tamponato in pista il bus con l’equipaggio

Una sorta di immensa metafora avvolge gli aeroporti milanesi: ieri alle 10,30 un mezzo della Sea, la società che gestisce gli scali di Linate e Malpensa, si è scontrato con un pullman che trasportava i piloti Alitalia. Nella collisione avvenuta all’interno del Terminal 1 dell’aeroporto di Malpensa, sono rimasti feriti i membri dell’equipaggio del volo AZ00618 che avrebbe dovuto decollare alle 10,55 per Boston. Il pullman Alitalia dopo aver prelevato al briefing center i dieci membri dell’equipaggio si stava dirigendo verso l’aeromobile quando è avvenuto lo scontro con il mezzo della Sea. Sia l’autista del mezzo Sea, sia i componenti dell’equipaggio Alitalia, sono stati prontamente medicati nell’infermeria dell’aeroporto e poi rilasciati, ma per tre di loro, fra cui un assistente di volo, è stato necessario il ricovero in via precauzionale negli ospedali di Gallarate, Legnano e Busto Arsizio.
I 156 passeggeri che avrebbero dovuto imbarcarsi sul Malpensa-Boston delle 10,55, sono stati riprotetti dalla compagnia su altri scali, dopo un tentativo vano di rischedulare il volo per le ore dodici in quanto non è stato possibile ricomporre l’equipaggio.
Non è un momento eccezionale per i due nostri scali, la polemica innescata in questi giorni a Linate dai problemi relativi all’aviazione generale, cioè dei voli non di linea, sta coinvolgendo un po’ tutti. Dopo Enac, Sea, Ata, controllori di volo, Comune, Alitalia, compagnie estere e italiane di linea, e piloti privati stranieri, scende in campo anche l’Aopa, l’associazione dei piloti privati che si è sentita demonizzata e a sua volta ha risposto attaccando.
Manca solo il benzinaio di viale Forlanini e poi il quadro è assolutamente completo.
Domani Riggio, presidente dell’Enac, porterà al Cda dell’ente il problema relativo all’inquinamento acustico e ambientale di Linate. È solo una prima tappa del suo progetto che prevede la riduzione dello scalo milanese. Qualunque accordo non potrà prescindere dalla volontà del Comune di Milano e la sensazione è proprio quella di un presidente Enac che troverà un muro davanti a sé, eterogeneo e altrettanto rumoroso.


Con un aspetto da non sottovalutare, eccezion fatta per i comuni limitrofi allo scalo, Linate rimane l’aeroporto dei milanesi e non solo, da tutta Italia si raggiunge il Forlanini per imbarcarsi per altre destinazioni, è comodo, è a un quarto d’ora da Piazza Duomo e nonostante tutte le maledizioni che gli hanno sparato addosso, è sicuro. Almeno quanto gli altri.

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