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Tangenti anche sul frumento

Un caso eclatante della grande truffa del programma Onu, «petrolio in cambio di cibo» riguarda l’Awb ltd, una storica compagnia australiana specializzata nelle forniture di grano. Un colosso che aveva lavorato con l’Irak fin dal 1948 e quindi è entrato a pieno titolo nel programma umanitario che avrebbe dovuto permettere agli iracheni di ricevere, nonostante l’embargo, i prodotti di prima necessità, cominciando dal grano.
L’Awb è stata la società che ha fornito il più ingente quantitativo di beni umanitari di tutto il programma Onu. Dal 1997 al 2003 ha importato in Irak un totale di 6,8 milioni di tonnellate di frumento per un totale di 2,3 miliardi di dollari pagati dal conto sotto controllo Onu in cui avrebbero dovuto andare tutti i proventi delle vendite petrolifere irachene. Prima il frumento arrivava via nave fino al grande porto meridionale di Um Qasr e poi l’Awb ha cominciato a distribuirlo all’interno, via camion. Gli investigatori dell’Onu hanno scoperto che il passaggio è coinciso con uno spropositato ed ingiustificabile aumento dei costi di trasporto pagati a una ditta irachena, la Alia. Il costo del trasporto per tonnellata metrica è balzato da 14 a 56 dollari, mentre il valore corretto era fra gli 11 ed i 12 dollari.

Così l’Awb ha pagato un sovrapprezzo di 221,7 milioni di dollari, che «corrisponde ad oltre il 14 per cento di tutti i fondi illeciti incassati dal regime iracheno grazie al sistema delle tangenti».

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