Tangenti, chiesti 2 anni e 9 mesi per Sirchia

Pesante la richiesta dei pm di Milano per l'ex ministro della Sanità coinvolto in un caso di tangenti nella sanità quand'era consulente della Haemonetics Italia. Gli episodi sono tutti vicini alla prescrizione. La replica: "Accuse basate sul nulla"

Tangenti, chiesti 2 anni e 9 mesi per Sirchia

Milano - Due anni e nove mesi di reclusione. È questa la richiesta di condanna avanzata nei confronti di Girolamo Sirchia, dai pm Maurizio Romanelli ed Eugenio Fusco al processo in corso a Milano per le presunte tangenti nel mondo della sanità. Sirchia, ex ministro della Salute, è accusato di corruzione e appropriazione indebita ed è uno dei nove imputati. I pm hanno chiesto inoltre ai giudici della quarta sezione penale del tribunale di Milano pene che vanno dai sei mesi e 600 euro di multa a tre anni e nove mesi di carcere e, per l’unica azienda imputata in base alla 231 - la Haemonetics Spa - una sanzione di 75mila euro e la confisca di 15mila euro (somma pari al 10% del valore dell’ appalto). Tra le pene più alte richieste ci sono i tre anni e nove mesi di carcere chiesti per Giuseppe Trudu, all’epoca direttore commerciale di Haemonetics Italia; i tre anni e quattro mesi per Fabio De Rubeis, ex legale rappresentante della stessa società e i tre anni e due mesi per Giacchino De Chirico ai tempi presidente del consiglio d’amministrazione e legale rappresentante di Immucor Italia Spa, società che fornisce materiale agli ospedali e che ha già patteggiato. La pena più bassa sono sei mesi e 600 euro di multa chiesti per Luca Anzillotti, ai tempi responsabile vendite di Baxter Italia e sette mesi e 700 euro di multa per Ettore Magni, allora agente della stessa azienda.

Le accuse Le accuse a vario titolo sono turbativa d’asta, istigazione alla corruzione, appropriazione indebita. L’avvocato Paolo Grasso, uno dei difensori di Sirchia, ha contestato la richiesta di condanna per il suo assistito. "Mi sembra una disparità di trattamento assolutamente ingiustificata soprattutto dopo una requisitoria che, in buona sostanza, aveva ritenuto sussistenti le consulenze fatte da Sirchia. La richiesta di condanna mi sembra suicida perchè al suo interno ha contraddizioni esagerate. "Confidiamo nel tribunale - ha concluso il legale - che ci auguriamo accerti l’estraneità assoluta ai fatti contestati". Gran parte degli episodi contestati a Sirchia sono prescritti o vicini alla prescrizione.

Sirchia L’ex ministro della Salute si dice "incredulo" per la richiesta di condanna avanzata dal pm di Milano, Maurizio Romanelli, nell’ambito di un’inchiesta su presunte tangenti nella sanità per cui è accusato di corruzione e appropriazione indebita. Quella del pm "è una richiesta incredibile perché si basa su fatti inesistenti.

Sono abbastanza sconcertato che possano accadere cose del genere - ha proseguito l’ex ministro -. Confido che il giudice sia più sereno e che le cose prendano una piega diversa". Per Sirchia, infatti, "non c’è reato di nessun genere e sono convinto che la vicenda si concluderà con una piena assoluzione".

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