
Succede sempre così quando l'attesa è tanta: la realtà delude. E dal consiglio comunale di ieri ci si aspettava molto, soprattutto si attendeva la risposta alla domanda di tutte le domande: come sarà la città dei prossimi due anni? La risposta è "boh...", nel senso che non s'è capito. Era il quesito più importante perché il resto si sapeva già. Si sapeva che il sindaco Sala sarebbe andato avanti, si sapeva che l'assessore Tancredi avrebbe rassegnato le sue dimissioni e si sapeva anche che sul "patto" tra sindaco e Pd per sostenersi a vicenda poco si sarebbe detto per diradare la "nebulosa". E il resto? Erano tante le domande in cerca di risposta. Ad esempio sarebbe stato interessante sapere che fine farà lo stadio di San Siro che dovrebbe essere venduto, però non subito, ma a settembre. Ad esempio, chi sarà il nuovo assessore all'Urbanistica, se ci sarà un rimpasto in giunta e come cambieranno (se cambieranno) le strategie. Ad esempio, che sorte attende le migliaia di famiglie sospese che hanno investito risparmi in case che rischiano di non abitare. O ancora cosa intende fare il Comune per l'emergenza alloggi popolari, per gli affitti stellari, per l'esodo di chi questa città non se la può più permettere. Di sicurezza, del record di multe, dei divieti prossimi ad auto e moto non si è parlato, ma non erano temi all'ordine del giorno, quindi giusto così. "Ci sarà un cambio di rotta...
" hanno assicurato dai banchi della maggioranza e, qualcun'altro, ha aggiunto: "serve subito un segnale di discontinuità...". Si spera, vedremo. Anche se, il sospetto, è che nulla cambierà: "C'è l'ideologia, c'è la realtà e si devono incontrare..." ha spiegato la capogrupppo del Pd Beatrice Uguccioni. E siamo sempre lì...