Le tappe Gli schiaffi dalla Capitale

LO «SCIPPO» DELLE PASSERELLE
È il quotidiano statunitense Women’s Wear Daily a lanciare martedì l’allarme e a chiedersi se lo splendore storico di Roma possa offrire un sfondo migliore alle passerelle della moda rispetto all’industriale Milano. Secca la risposta del presidente della Camera della moda Mario Boselli: «Strapparci le sfilate del prêt à porter? Una follia».

IL GIRO DIVORZIA DA MILANO
Milano senza il Giro d’Italia. Non succedeva da vent’anni e invece accadrà di nuovo il prossimo anno. Nel 2009 l’edizione del Centenario arrivò a Roma, nel 2010 invece l’ha spuntata Venezia e Milano, la città in cui è nata la manifestazione sportiva, dovrà accontentarsi di guardare da lontano.

IL POMERIGGIO TV LASCIA LA CITTÀ
Dopo la moda e il Giro, si profila un altro scippo romano: la capitale spegne gli show prodotti in via Mecenate e si prende alcuni tra le più importanti trasmissioni prodotte in città. Vengono tagliati «Academy» e «Scalo 76», mentre l’«Italia sul due» verrà ridotto per inaugurare «Il fatto del giorno», programma realizzato negli studi romani.



PARTE LA LOBBY PRO MILANO
Per salvaguardare le eccellenze del made in Milan, viene creata una lobby, un tavolo della creatività con i rappresentanti di moda, design, imprenditoria. L’idea è dell’assessore comunale Giovanni Terzi. Pronta la prima lista di nomi. Nell’elenco, tra gli altri, ci sono lo chef Carlo Cracco, il designer Fabio Novembre e il presidente della Triennale, Davide Rampello.

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