«Targhe alterne inutili» Esposito: «È disinformato»

«Non crediamo che il sistema delle targhe alterne possa risolvere il problema la cui origine va ricercata soprattutto nelle caldaie a carbone non riconvertite e i cui fumi avvelenano l’aria che respiriamo». Il capogruppo di Alleanza nazionale in Campidoglio, Sergio Marchi, riaccende la polemica sui provvedimenti antismog del Campidoglio. «Il sistema delle targhe alterne - sottolinea Marchi - è soltanto un rimedio apparente e inutile con cui arginare il problema. Per diminuire il traffico bisogna sciogliere il nodo dei parcheggi di scambio e migliorare il trasporto pubblico urbano». «Il fatto che - ha concluso Marchi - il Comune abbia ridotto la fascia oraria, dalle 15 alle 21, mentre l’anno scorso il provvedimento interessava anche le ore mattutine, si può spiegare in due sole maniere: o l’inquinamento è diminuito oppure il sindaco è intimamente convinto che le targhe alterne siano inefficaci, un inutile palliativo con cui Veltroni si diverte a giocare a pari e dispari con gli automobilisti romani».
Non tarda ad arrivare la risposta da parte dell’assessore capitolino all’Ambiente Dario Esposito. «La tutela della salute dei cittadini - dice Esposito - per noi non è un gioco. Il consigliere Marchi dimostra di essere quattro volte disinformato in materia di inquinamento e di provvedimenti di smog». «Da anni infatti - precisa l’assessore - il comune di Roma ha avviato la trasformazione a metano di tutte le caldaie a carbone il cui utilizzo è stato definitivamente proibito dal 1° novembre 2005 e che ha portato alla rottamazione di centinaia di caldaie in questi ultimi mesi.

Marchi dimentica poi che sono già in distribuzione 200 nuovi autobus a metano che entro luglio saranno utilizzati nei percorsi più densamente trafficati della città e non è nemmeno a conoscenza che il traffico veicolare è stato indicato dal ministero dell’Ambiente, attraverso l’agenzia Apat, come principale responsabile della produzione delle polveri sottili». Infine l’assessore all’Ambiente ricorda che «il provvedimento delle targhe alterne è stato predisposto per incidere nel giorno e negli orari dove si registra la maggiore concentrazione di inquinanti».

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