da Milano
Scatta domenica prossima, primo luglio, il secondo taglio deciso dallAuthority per le tlc alle tariffe fisso-mobile. Il prossimo adeguamento è previsto a luglio 2008.
Secondo i calcoli dellAuthority in tre anni i consumatori risparmieranno grazie ai tagli circa un miliardo e mezzo di euro che andranno naturalmente a svantaggio dei bilanci dei gestori di telefonia mobile.
La nuova manovra, che si inserisce nel meccanismo del price cap, riguarda sia lutenza «domestica» sia quella «affari», ossia gli uffici. Le riduzioni riguardano i prezzi delle chiamate a tutti gli operatori di telefonia mobile. Per quanto riguarda la fascia oraria intera (ossia dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 18,30) per chiamare un cellulare Tim si passa da 19,34 a 17,40 centesimi al minuto, per uno Vodafone da 20,27 a 18 centesimi al minuto, per uno Wind da 23,54 a 19,27 centesimi al minuto e per «3» si va da 41,09 a 31,42 centesimi al minuto.
Quanto alla fascia oraria ridotta (nei giorni feriali dalle 18,30 alle 8 del mattino e il sabato, la domenica e i festivi) le riduzioni riguardano le chiamate verso un cellulare Tim (da 11,20 a 10,19 centesimi al minuto), Vodafone (da 11,20 a 10,40), Wind (da 11,20 a 11,06). Il gestore «3» prevede invece un aumento da 11,20 a 18,48 centesimi. Invariato, infine, lo scatto alla risposta, che rimane fermo a 7,87 centesimi. Anche per la clientela «affari» sono previste riduzioni: per chiamare Tim si pagheranno (Iva esclusa) 11,08 centesimi al minuto rispetto a 12,27, per uno Vodafone 11,17 (da 12,34), per uno Wind 12,06 (da 13,67). Anche in questo caso «3» punta al rialzo e passa da 19,90 a 20,24.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.