Tarquinia alla guerra contro i piccioni «Abbatteteli con le armi da fuoco»

La guerra ai piccioni si fa dura. Come molte altre città, anche Tarquinia ha grossi problemi con i fastidiosi volatili e il sindaco ha deciso di passare alle maniere forti. Mauro Mazzola ha infatti autorizzato l’abbattimento dei piccioni con le armi da fuoco, è tutto scritto in un’ordinanza comunale, la numero 8137.
Un rimedio, secondo il primo cittadino, necessario per contenere l’invasione dei volatili nella cittadina tirrenica ed evitare il degrado dei palazzi storici causato dai loro escrementi. Ma che sta suscitando qualche polemica. L’abbattimento però non può essere messo in atto da chiunque: gli abitanti di Tarquinia non cominceranno a girare armati e a sparare per strada. Dice l’ordinanza: «Il Comune consente il contenimento numerico dei colombi tramite armi da fuoco nelle zone agricole del territorio comunale con l’osservanza delle prescrizioni imposte dal calendario venatorio regionale 2011/2012. L’abbattimento potrà essere effettuato da soggetti abilitati in possesso di regolare licenza di caccia». Le persone autorizzate a uccidere gli uccelli sono obbligate a comunicare il numero dei piccioni abbattuti e a smaltire le carcasse seguendo la procedura prevista per legge e indicata dall’ufficio comunale competente. L’insolita ordinanza inoltre vieta la distribuzione di mangimi velenosi e l’alimentazione diretta e indiretta dei colombi e consente l’installazione di sistemi di dissuasione, la somministrazione di mangime antifecondativo, la chiusura di fori e aperture nei palazzi.

Gli animalisti avranno di certo qualcosa in contrario, visto il metodo discutibile e le polemiche che ogni anno accompagnano l’apertura della stagione venatoria «ordinaria». Ma il sindaco Mazzola è deciso a fermare così la proliferazione degli uccelli. Chissà se altri primi cittadini prenderanno esempio.

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