Una task force a Fiumicino L'Enac: niente sabotaggio

Ottanta nuovi addetti e 60 milioni di euro da investire in provvedimenti d'urgenza per arginare la "crisi bagagli" nello scalo romano. Queste le decisioni prese dal ministro dei Trasporti Bianchi. Sospeso Aviapartner, uno degli handler. L'Enac: "Nessun sabotaggio"

Una task force a Fiumicino 
L'Enac: niente sabotaggio

Roma - Una task force di 80 persone per arginare l'emergenza bagagli all'aeroporto di Fiumicino. E 60 milioni di euro da investire in interventi urgenti. Sono questi alcuni dei provvedimenti indicati dal ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi. E' stato subito designato responsabile unico di tutte le attività in aeroporto Vitaliano Turrà, già direttore dello scalo: sarà il "dominus" a cui faranno capo le decisioni ultime di Adr e delle società di handling. Inoltre, sarà istituita una "vigilanza continua" del Bhs, cioè gli impianti che smistano i bagagli e che di tanto in tanto "vanno in crisi", ha spiegato il ministro, aggiungendo che in caso di blocco dell’impianto si interverrà per rimuovere il problema il prima possibile. Previsti anche investimenti a lungo termine.

Sospeso uno degli handler All'incontro con il ministro hanno partecipato anche Assohandler e le quattro società che gestiscono le operazioni di handling all’aeroporto di Fiumicino Eas, Fligthcare, Alitalia Air Force e Aviapartner. E, stando a fonti aeroportuali, sarebbe proprio quest'ultimo, Aviapartner, ad essere stato diffidato e sospeso dal 2 agosto. Adesso ha 30 giorni per mettersi in regola. Lo ha dichiarato il presidente dell'Enac Vito Riggio al termine dell'incontro con il ministro.

A Fiumicino non c'è stato alcun sabotaggio L’ispezione straordinaria effettuata ieri dall’Enac ha sciolto i dubbi circa un possibile piano per far saltare il sistema di smistamento bagagli. Lo ha detto il direttore generale dell’Enac, Silvano Manera, intervenendo a Radio Anch’io. "Siamo andati a fare un’ispezione - ha detto rispondendo a una domanda sulla possibilità di sabotaggio - abbiamo verificato dati e fatti e da quello che abbiamo raccolto non vi sono elementi per sostenere questa che è una ipotesi". Manera ha poi aggiunto che "se il prossimo week end si dovessero ripetere i disagi del passato fine settimana, chi è responsabile dei disguidi li pagherà molto chiaramente". Manera sottolinea che l’Enac ha "l’obbligo di verificare che chi opera in aeroporto abbia la capacità e sappia mantenere la certificazione che gli abbiamo dato all’inizio e su questo faremo dei provvedimenti restrittivi, revocheremo delle licenze per chi non si è comportato bene".

In arrivo provvediamenti drastici Parlando a Radio Anch’io, Manera tiene comunque a precisare che le società di servizi "vengono scelte dai vettori ai quali affidano i bagagli dei loro passeggeri per il trasporto. Quindi il primo vigilante responsabile è colui che fa un contratto con un passeggero", cioè la compagnie aerea, che "può scegliere e cambiare contratto in qualunque momento. Siamo in libero mercato, ci sono parecchie offerte, ogni compagnia aerea sceglie a chi affidare i propri bagagli. La sceglie e se ne assume anche le responsabilità". In merito ai tempi di risoluzione dei disguidi, "abbiamo dato dei tempi precisi: facciamo la verifica per il prossimo week-end e se si ripetono i fenomeni del week-end scorso i provvedimenti saranno assolutamente drastici". Nessuna correlazione però, ribadisce Manera, fra il numero di bagagli "disguidato" e il numero di passeggeri: "A luglio ci sono stati più bagagli disguidati nel momento in cui c’erano meno passeggeri, non è che l’affollamento è proporzionale al numero di bagagli" che vanno smarriti.

I sindacati "Aver parlato di sabotaggi nel sistema bagagli è stata una iniziativa irresponsabile; ora, dopo la marcia indietro, ci aspettiamo scuse formali dal presidente dell’Enac, altrimenti siamo pronti a prendere iniziative sindacali anche con effetti immediati. In caso contrario indichino con nome e cognome i responsabili": è la reazione annunciata questa mattina dai sindacati di base Cgil, Fit Cisl, Uilt e Ugl della Flight Care Italia, uno dei quattro handler, insieme con Alitalia Airport, Eas e Aviapartner, che operano all’aeroporto di Fiumicino.

"Le informazioni distorte, la gogna mediatica che abbiamo subito in questi giorni, hanno messo a rischio anche la nostra incolumità quando, solo perché avevamo un tesserino o indossavamo una divisa, siamo stati aggrediti da passeggeri esasperati", hanno aggiunto.

Mattina tranquilla a Fiumicino Pochi i disagi sul fronte bagagli questa mattina all’aeroporto di Fiumicino, mentre al ministero dei Trasporti è in corso l’incontro tra il ministro Alessandro Bianchi il sottosegretario Andrea Annunziata ed i vertici di Enac - il presidente Vito Riggio e il direttore generale Silvano Manera - e quelli di Adr, Fabrizio Palenzona e Maurizio Basile. Nella mattina di oggi allo scalo romano, dove è previsto il transito di 107 mila passeggeri, la puntualità dei voli e, per chi arriva, i tempi di attesa dei bagagli sono - secondo fonti aeroportuali - nella norma del periodo estivo e del flusso in transito.
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