Ministro Michela Brambilla, ha sentito cosha detto il premier a Benevento?
«Certo, e sono più che daccordo con lui. Anzi, sono lieta che abbia spiegato agli italiani come stanno le cose in modo chiaro. Lodio e gli insulti dellopposizione sono strumenti che danneggiano non solo il governo ma anche limmagine del nostro Paese allestero. I nostri imprenditori sono disperati».
Cosa dicono?
«Sono diverse settimane che raccolgo le loro proteste. In un momento di crisi come questo, si aspettano di veder sostenuta limmagine del Paese non solo dal governo ma dallintera classe politica. Invece qui ci sono esponenti dellopposizione che si comprano pagine di giornali esteri per buttare fango sul sistema Italia, altro che sostegno!».
E le ricadute sullexport si avvertono?
«Le aziende, soprattutto quelle medie e piccole, sono consapevolmente preoccupate. I loro clienti esteri non fanno che ripetere quanto sia svilita limmagine dellItalia. Ormai esportiamo gli attacchi al premier anziché i nostri prodotti».
Quali sono le sue contromosse per arginare questa deriva dellimmagine italiana?
«Voglio attivare un vero e proprio bombardamento mediatico. Ma di cose positive, cose reali che allestero neppure conoscono».
In che modo?
«Con un pool di giornalisti costituito allinterno dellunità di crisi per il rilancio del made in Italy nel mondo».
Cosa faranno di preciso?
«Dovranno monitorare la stampa internazionale e soprattutto dovranno comunicare a tutte le testate più importanti di ogni Paese del pianeta, le notizie italiane».
Politiche o economiche?
«Tutte le cose positive e reali che succedono in Italia. I grandi eventi saranno rilanciati senza filtri».
Qualcuno dirà che farete anche un bollettino sullazione di governo.
«Non sarà così e lo potranno verificare tutti. La nostra sarà la presentazione di una vetrina-Italia, formata da imprese sane, di gente che lavora e che ha una dignità nazionale da difendere in tutto il mondo».
Però se il governo fa qualcosa di bello si potrà pur dire o lo censurate?
«Se LAquila rinasce a pochi mesi dal terremoto lo diremo eccome, così come ricorderemo a chi vuole tornare a Napoli che non deve più portarsi le mollette per il naso. La spazzatura è stata eliminata da questo governo, non dalle amministrazioni di sinistra».
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