Tassa d’ingresso in centro: quattro euro per tutti

Milano come Londra, Letizia Moratti come l’ex sindaco rosso Ken Livingston. Presto anche in città si potrebbe pagare la congestion charge, la tariffa di ingresso in centro, come avviene nella capitale britannica da qualche anno. Terminata la sperimentazione, Ecopass - che rimarrà in vigore così com’è fino al giugno 2011 - noto agli addetti ai lavori come pollution charge (tassa di inquinamento) rischia di trasformarsi in congestion charge (tassa sul traffico). Al di là dei nominalismi la questione è sostanziale: si passa da un ticket da pagare in base alla classe inquinante del veicolo a una tassa di ingresso per la Cerchia dei Bastioni. Questa la proposta che arriva dal comitato dei saggi nominati dal Comune che dal 3 luglio lavorano alla seconda vita di Ecopass.
La bozza della relazione conclusiva dei tecnici - il presidente di Mm Lanfranco Senn, il docente di Trasporti al Politecnico Fabio Casiroli, l’ex presidente dell’Agenzia per la Mobilità e l’Ambiente Gianpaolo Corda, il professore di Fisica dell’Ambiente Flavio Boscacci, l’architetto Andrea Airoldi, due ingegneri Atm - sotto la presidenza del vicesindaco e assessore alla Mobilità Riccardo De Corato, parte da una premessa fondamentale: se Ecopass ha il merito di aver determinato il rinnovamento del parco auto, «oggi tra i più rinnovati a livello nazionale, con l’abbattimento dal 42% al 17% della quota dei veicoli più inquinanti in ingresso nella Cerchia dei Bastioni e la riduzione del 25% del numero di superamenti annui della soglia di concentrazione di Pm10», sta perdendo di efficacia, dal momento che l’80% dei veicoli che entrano in centro non pagano. Ora il «contributo emissivo al totale del PM10 degli attriti (gomma, freni, asfalto) e del risollevamento sta divenendo prevalente rispetto a quello allo scarico». Tradotto significa le emissioni da attrito hanno superato quelle da gas di scarico: per ridurre il PM10 è necessario quindi abbattere il traffico, che secondo il report Ecopass del primo semestre 2010 è aumentato nell’area dell’1,8% rispetto allo stesso periodo del 2009.
La soluzione? Per i tecnici si chiama congestion charge. Attenzione: la parola nella relazione non compare - sembra che sia particolarmente invisa a qualche rappresentante dell’amministrazione - ma il senso della circonlocuzione è chiaro: «tutti coloro che inquinano in centro pagano». Si partirà quindi da una tariffa base, che potrebbe aggirarsi sui 4 euro, molto meno degli 11 euro chiesti da Ken «il rosso», mantendendo delle differenziazioni: tariffe più alte per i veicoli più inquinanti e gratis per veicoli a emissioni zero. I saggi avvertono: la tassa di ingresso non deve essere fraintesa come un provvedimento punitivo o restrittivo. Il punto di vista è un altro: «esigere un pedaggio è giustificato quando un cittadino vuole utilizzare un mezzo privato per compiere uno spostamento e giungere in centro città, anche in presenza di un ampio ventaglio di alternative di mobilità sostenibile».


Il vantaggio della congestion charge sta anche nell’essere immediatamente praticabile: l’area e i varchi rimarrebbero inalterati, si tratterebbe solo di cambiare la tariffazione. Tra gli altri provvedimenti anti traffico suggeriti dagli esperti: l’estensione delle aree pedonali del 28% in prossimità dei Bastioni e l’introduzione di aree residenziali a traffico protetto per 187mila mq.

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