Dopo la tassa sul lusso negozi chiusi per Ferragosto

Ma c’è chi non ci sta e tiene aperto per protesta

Tenere chiuse le attività commerciali in Sardegna nel giorno di ferragosto, come impone la le legge regionale numero 5 sul commercio, sta creando notevoli tensioni nell’isola, soprattutto nel nord, dove sono attesi centinaia di turisti. Qui i toni della campagna anti-Regione hanno assunto i toni più aspri.
Ma lo shopping di ferragosto almeno ad Alghero è salvo. Il sindaco Marco Tedde ha infatti firmato nella tarda mattinata di ieri un’ordinanza che consente, in deroga alla legge regionale, l’apertura di tutti gli esercizi commerciali per l’intera giornata. «È una battaglia vinta soprattutto per l’economia algherese - ha detto il presidente territoriale di Confcommercio Massimo Cadeddu -. Fin dall’inizio la nostra associazione di categoria si è battuta per questo risultato. Speriamo - ha concluso - che le polemiche di questi giorni sulla chiusura dei negozi nel giorno clou dell’estate non abbiano provocato un danno d’immagine troppo grande». Alghero segue insieme a Valledoria, Olbia e Trinità d’Agultu, l’esempio di Castelsardo il cui sindaco nei giorni scorsi, con un’ordinanza, aveva disposto l’apertura facoltativa dei negozi per il giorno di ferragosto, appellandosi al «principio di cautela». Shopping salvo anche a Porto Torres, dove il sindaco Luciano Mura si è appellato ad una legge nazionale che consente l’apertura ai negozi «di valenza turistica».


In alcune località costiere come Pula, Cagliari, i sindaci hanno fatto stampare dei manifesti nei quali chiedono scusa ai vacanzieri per la chiusura imposta dalla Regione. Per i trasgressori ci saranno infatti multe da 500 a 3mila euro e perfino il ritiro della licenza nei casi più gravi di violazione.

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