Sono sul piede di guerra. Pronti a bloccare la città. Sono i traslocatori di Milano strangolati dalle nuove tariffe per loccupazione del suolo pubblico, entrate in vigore il 16 gennaio. Aumenti che arrivano anche al 1800% in alcuni casi e che hanno già fatto i primi danni sui bilanci delle 70 aziende specializzate di traslochi. Si parla del 30% di ordini «congelati» e dei primi dipendenti messi in ferie forzate. Per avere unidea dellentità del danno basta sapere che unazienda come la Grillo Antonino fattura intorno ai 130mila euro al mese.
«I nostri clienti hanno congelato un terzo delle prenotazioni in attesa di sapere cosa farà il comune in merito la nuovo regolamento della Cosap (il Canone per loccupazione di spazi ed aree pubbliche) se ha intenzione di rivedere le nuove tariffe e di quanto - denuncia Giovanni Grillo, consigliere di Federtraslochi - la tassa per loccupazione delle piazzole per il trasloco si aggira sugli 800 euro. I milanesi prima di decidere se fare un trasloco stanno aspettando di capire se il Comune ha intenzione di rivedere le tariffe, anche perché in gioco ci sono diverse centinaia di euro».
Facciamo un passo indietro: due settimane fa in consiglio comunale è stata approvata una mozione bipartisan, primo firmatario Raffele Grassi (Idv) in cui si chiedeva allassessore al Commercio Franco DAlfonso di stabilire un tariffa intermedia, che stabilisca un aumento del 40%, in attesa della promessa revisione della delibera, contro picchi del 1800% applicati per il settore. La mozione fa seguito a una precedente presentata da Matteo Salvini della Lega che chiede lapplicazione di un coefficiente dello 0,1 per il calcolo del canone contro lo 0,7% attuale, che ha fatto schizzare le tariffe alle stelle, ma ancora non è successo nulla.
«Noi ci aspettavamo che dopo il voto in consiglio gli uffici avrebbero applicato la tariffa concordata, ma così non è stato - lamenta Grillo - lassessore evidentemente ignora il consiglio. Il problema è che noi no arriviamo a maggio in queste condizioni (la delibera sulle canone per loccupazione spazio pubblico verrà rivista in sede di bilancio, ndr). Siamo pronti a fare sentire la nostra voce, se continueranno a ignorarci. Bloccheremo la città con i nostri camion. Siamo molto determinati. Come si dice...se dobbiamo morire moriremo con lonore della armi». «Sosteniamo la battaglia dei traslocatori - commenta Alessandro Morelli, consigliere del Carroccio - siamo stati i primi a farlo. Prendiamo atto che la giunta ignora laula e che la sinistra in consiglio non è in grado di portare avanti le promesse che fa alla cittadinanza». «Ci stiamo lavorando». Così lassessore al Commercio Franco dAlfonso: «Gli uffici stanno lavorando per portare avanti le decisioni che sono state concordate con la categoria durante gli incontri. La delibera comunque è piuttosto complessa: gli aumenti sono dovuti da tre fattori. Il regolamento prevede che si paghino entrambe le piazzole, nel caos di traslochi e non, come era abitudine sbagliata solo una.
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