Una corsia preferenziale che renderebbe più scorrevole il traffico in direzione del polo fieristico di Rho-Pero e insieme spazzerebbe via il degrado del campo nomadi di via Triboniano. Due problemi risolti in un colpo solo. Arriva dal sindacato autonomo dei tassisti di Milano, il Sitp, la proposta per la realizzazione, a nord della città, di una nuova corsia preferenziale per i taxi, presentata ieri durante un presidio di protesta organizzato, in piazzale cimitero Maggiore, dagli stessi tassisti.
Una proposta che non solo presuppone il ridisegno della viabilità su viale Certosa ma, affinché la corsia preferenziale possa realizzarsi così come progettata e disegnata sui volantini distribuiti dai tassisti, anche la cancellazione del campo rom di Triboniano. «La corsia per essere realizzata - spiega Antonio Petrosino, tassista - dovrebbe attraversare l'attuale campo nomadi quindi l'accampamento andrebbe sicuramente spostato». Uniniziativa quella dello spostamento del campo rom che non poteva non incontrare il favore dei residenti del quartiere che da anni vivono gomito a gomito con i circa 300 rom del campo regolamentata di via Triboniano. Una convivenza decisamente non facile che, nonostante il patto di legalità sancito circa due anni fa, continua a pesare come una spada di Damocle sulle teste dei cittadini.
Da quando i controlli si sono fatti meno intensi e il passaggio delle volanti più sporadico l'allerta sicurezza è ritornata a far impennare la rabbia dei cittadini. Non si tratta solo di scippi e furti in appartamento che pure non sono mai diminuiti. Ad impensierire chi vive nel quartiere è soprattutto la mancanza di libertà e sicurezza, «quella che ogni cittadino dovrebbe avere se decide di uscire di casa» sbottano in coro i residenti presenti al presidio e decisi ad appoggiare in pieno la proposta dei tassisti.
Perché se è vero che la prostituzione maschile di minori rom è assai diminuita, è pur vero che adesso a popolare la piazza, di sera deserta e poco illuminata, ci pensano le ragazzine. Nemmeno i tassisti in attesa fermi agli angoli della piazza riescono a costituire un deterrente.
A scendere in campo a fianco del sindacato anche Mario Borghezio, europarlamentare della Lega: «Lidea di una corsia preferenziale è più che legittima - dichiara l'esponente europeo del Carroccio - e se si ha l'appoggio dei residenti non vedo perché non possa essere presa in seria considerazione».
Tanto più che la realizzazione della strada preferenziale servirebbe anche ad allentare il nodo delle polemiche che interessa la concessione di nuove licenze che, a detta dei tassisti, contribuirebbero a esasperare la crisi del settore già in atto e per la quale si è registrata una perdita del 30 per cento: «Concedere nuove licenze perché le richieste dei cittadini non vengono soddisfatte è un suicidio per tutti gli esponenti della categoria - aggiunge Petrosino -, per sopperire alle richieste basterebbe rendere più scorrevole la viabilità dei taxi».
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