«Tatiana, sangue freddo e calcolatrice»

«Tatiana ha un carattere molto forte e si è sempre mostrata tranquilla». Così gli inquirenti hanno descritto Tatiana Mitrean, la colf moldava di 23 anni, accusata di aver ideato e progettato la rapina, poi finita in omicidio, con la morte del medico Marzio Colturani, nel novembre scorso in via Comerio. «La moldava ha soli 23 anni ma è molto matura, durante gli interrogatori di novembre si è sempre mostrata tranquilla. Aveva un rapporto di fiducia con la famiglia Colturani, lavorava nella loro casa da due anni» hanno proseguito gli investigatori. La donna avrebbe avuto un ruolo fondamentale nella rapina, «è lei che ha ideato e progettato il colpo, è lei che conosceva i segreti di casa Colturani e che aveva a disposizione le chiavi dell’appartamento» hanno spiegato i Carabinieri. Tatiana, che dopo aver passato la giornate negli uffici della caserma di via della Moscova, è stata portata nel carcere di San Vittore.

Insieme a lei anche la madre, accusata di ricettazione e furto in concorso, «la quarantaduenne infatti sapeva dell’attività della figlia» hanno spiegato gli inquirenti, e un cittadino ucraino, «un amico di Tatiana, che l’ha aiutata ad evitare le indagini» hanno aggiunto gli investigatori.

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