Tavano o Vucinic? A Trigoria va in scena il tormentone del momento, complice lassenza obbligata di Francesco Totti, stoppato dal giudice sportivo per il cartellino rosso beccato contro il Livorno. Non cè cronista che non cerchi di estorcere a Luciano Spalletti il nome del sostituto, che alle 15 scenderà in campo allOlimpico contro il Siena con laugurio di non far rimpiangere il capocannoniere del campionato. Impresa improba, anche se il ventisettenne gestito dalla Unisport o la punta montenegrina in ogni caso daranno il fritto per non far rimpiangere il capitano che osserverà la gara dalla Monte Mario e cè già chi è pronto a giurare che si farà accompagnare sugli spalti dal piccolo Christian.
Così, mentre lex pupone suo malgrado si appresta a fare da spettatore, i nomi dei diretti interessati alla sostituzione vengono alternati col bilancino del farmacista dal tecnico di Montespertoli, che non fa trapelare luomo cui verrà assegnata leredità. Per non creare squilibri mentali, così ha affermato. «Ho pensato insistentemente a uno tra Tavano e Vucinic in queste ore per quel ruolo» ha più volte sottolineato, aggiungendo anche che «questa può essere unopzione, ma può anche essere che cambio tutto nelle ultime ore. Non faccio nomi, non sarebbe corretto nei confronti dei miei».
Il tecnico non spiffererebbe la soluzione che ha in mente neanche sotto tortura, mentre è certo che rischierà comunque Mancini, sia pure sotto diffida e col conseguente rischio di saltare il big match con lInter: «Perché vogliamo vincere questa partita». Del resto il Siena è una squadra in ripresa, che sette giorni fa ha vinto col Chievo in rimonta e che propone individualità niente male: «Hanno forza, corsa e disponibilità», ha dichiarato Spalletti in conferenza stampa, aggiungendo pure che quelli di Beretta «creano sempre molte difficoltà alle squadre tecniche come la nostra. Dovremo stare attenti, noi non dobbiamo credere che sia una partita facile». Sintomatico, sotto questo punto di vista, il mister: «Il rischio di questa partita è che, visto che abbiamo poi in una settimana Milan e Inter, ci ritroviamo a pensare che questa sia la gara più semplice e che entriamo in campo rilassati. Ma quella toscana è una squadra che ha fatto molto bene nelle ultime partite». Squadra compatta, con alcune individualità importanti. Locatelli e Cozza, ad esempio, che secondo il «Fergusson de noantri» sono molto bravi nellinterpretazione del giocatore capace di galleggiare fra le linee. Insomma, il Siena vale molto più di quanto possa apparire dando unocchiata superficiale alla classifica, ma lobiettivo dei trigoriani resta lo scudetto. E Spalletti da ragione a Totti, che aveva annunciato il giorno prima di puntare al tricolore, anche a costo «di passare per matto!». Lallenatore spera di poter tagliare il traguardo per primo così come il numero 10, consapevole che undici lunghezze di distacco sono molte, ma anche del fatto che sostenere un ritmo infernale così come tenuto fino a oggi dai meneghini nerazzurri appare altrettanto unutopia. Per la rincorsa adesso che Wilhemsson, «uno di quei giocatori completi che sa fare un po di tutto», che si è andato ad integrare alla perfezione in un gruppo collaudato.
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