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Tavolo Milano, ancora promesse «Entro mercoledì vogliamo i soldi»

Pressing del governatore su infrastrutture e collegamenti con l’hub: «Qualche passo avanti ma dovremo riempire il cesto delle offerte»

(...) Belle parole in attesa di diventare fatti.
Sulle infrastrutture è arrivato qualche risultato: la certezza dei fondi sulla Pedemontana, il potere concedente per la Regione, la possibilità per il Comune di indebitarsi per costruire metropolitane e treni e un impegno a potenziare i collegamenti con Malpensa (le opere saranno inserite tra le priorità del governo). Mancano ancora i soldi (tranne che per la Pedemontana). «Non abbiamo ottenuto tutto quel che chiedevamo ma abbiamo fatto progressi» commenta Formigoni. Un nuovo incontro con il ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro, è già in calendario per il 18 dicembre.
Il governo ha invece risposto picche alla richiesta di mandare più forze dell’ordine per fronteggiare l’emergenza violenze. «La situazione di Milano è molto preoccupante» sintetizza sconfortata Letizia Moratti. L’incontro tra il sindaco e il ministro dell’Interno sulla sicurezza è stato molto deludente. La Moratti lancia un allarme che riguarda l’intero Paese: «Sono molto preoccupata. Non è pensabile una finanziaria così, che sottovaluta il tema della sicurezza». Milano ha chiesto cinquecento agenti in più, Amato ha risposto annunciando che a livello nazionale ce ne saranno quattromila in meno.
«Più che un dialogo mi sembra un monologo» lo sfogo del sindaco davanti al portone di Palazzo Chigi. Il pressing è faticoso e non ha ancora portato risultati definitivi. Un sì è arrivato sulla possibilità per il Comune di indebitarsi per costruire metropolitane e ferrovie. «Bene, ma senza i soldi è inutile» ha commentato durante la riunione la Moratti, che aveva chiesto di vedere in finanziaria i fondi per la linea quattro stanziati con chiarezza. Alla fine del vertice il sindaco ha marcato stretto Antonio Di Pietro, ministro delle Infrastrutture, strappandogli una nuova promessa e cioè che il sì ai fondi arriverà la prossima settimana.
Soddisfatto con riserva l’assessore regionale alle Infrastrutture, Raffaele Cattaneo. «Con le procedure attuali, i cantieri della Pedemontana potranno aprire nel 2010. Noi vogliamo assolutamente accelerare i tempi e per farlo dobbiamo ottenere un via libera alla legge regionale». L’impegno della Regione riguarda anche le metropolitane: «Siamo accanto al Comune per ottenere gli stanziamenti chiesti dalla Moratti».
Un risultato l’ha portato a casa l’assente Filippo Penati. Il presidente della Provincia, bastonato dalle parole di Prodi che pochi giorni fa a Milano aveva bocciato la città metropolitana, suo grande cavallo di battaglia, ha disertato l’appuntamento di Palazzo Chigi. «Il mio recente intervento a Milano in occasione della presentazione del rapporto Ocse in Provincia - ha comunicato il presidente del Consiglio con una nota ufficiale - è stato commentato da alcuni come una bocciatura del progetto dell'area metropolitana. Era invece chiaro che non si sollevavano problemi sulle aree metropolitane, ma sulla necessità di assicurare la loro nascita con una semplificazione dei troppi livelli di governo esistenti». Tanto per gradire, arriva la stoccata ai giornalisti: «Evidentemente, quando i fatti dimostrano concretezza reale, si cerca di fare la punta alle singole parole».

Per Penati arriva una rassicurazione che suona quasi come come una lettera di scuse: «La Provincia e il suo presidente hanno dimostrato con i fatti di essere parte di questo progetto per Milano che coinvolge anche Comune e Regione».

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