Il governo ha preso molti impegni con Milano ed è arrivato il giorno in cui si vedrà se saranno mantenuti. «Nelle parole di Prodi ho visto segnali positivi. Vedremo», le parole del sindaco dopo le ultime dichiarazioni di Romano Prodi, rassicuranti sulluguale trattamento per Roma e Milano in tema di ferrovie e metropolitane. «Prodi si è impegnato, dicendo che il governo cè», il commento del presidente della Regione, Roberto Formigoni. Moratti e Formigoni arriveranno questo pomeriggio a Palazzo Chigi per chiedere di vedere finalmente le carte e capire se si tratta di un bluff. A Roma si riunisce il tavolo Milano bis, previsto in tempo utile perché i provvedimenti possano essere blindati e trovare posto in Finanziaria. Ma al momento non è neppure prevista al tavolo la partecipazione di Prodi, che ha delegato la regia al sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Enrico Letta. Dal centrosinistra milanese arriva unaltra defezione, quella del presidente della Provincia, Filippo Penati, intenzionato a disertare lappuntamento romano.
Al primo punto dellordine del giorno cè il tema delle infrastrutture, riconosciuto da tutti come la priorità delle priorità. In ballo ci sono i poteri concedenti per la Regione su Pedemontana, Bre.Be.Mi e Tem e la deroga al patto di stabilità dei Comuni che possa consentire a Milano (come fa già Roma) di investire in metropolitane e ferrovie. La Moratti insiste anche sul tema sicurezza e chiederà ancora al ministro dellInterno, Giuliano Amato, linvio di 500 agenti. «La presenza di Prodi sarebbe un bel segnale concreto di attenzione» osserva lassessore regionale alle Infrastrutture, Raffaele Cattaneo, in prima fila al vertice.
Tema di attualità è Malpensa e soprattutto strade e treni per arrivare in aeroporto, molto carenti. «Il problema di Malpensa sono i collegamenti» ha ammesso Prodi. «La questione è che le infrastrutture che servono Malpensa non sono tra le priorità messe nero su bianco dal governo - spiega Cattaneo - e anzi persino la bretella Malpensa Boffalora ha subito rallentamenti». Lappello della Regione è chiaro. «Chiediamo che le parole del premier non rimangano lettera morta. Servono impegni seri e tempi definiti per la Lombardia e per Malpensa. È necessario accelerare, perché con questi ritmi arriviamo al 2015 senza avere i collegamenti necessari. Il buco nero sono le ferrovie, ma servono anche i collegamenti stradali, altrimenti Malpensa muore» è lallarme di Cattaneo. Quanto alla regia sulle infrastrutture, la Regione chiede una società in cui il Pirellone abbia la maggioranza. «È importante che la Regione governi il sistema, altrimenti tanto vale lasciare le competenze allAnas».
All'incontro parteciperanno, per il governo, il ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro, quello per gli Affari Regionali e le Autonomie Locali, Linda Lanzillotta, il ministro per i Diritti e le Pari Opportunità, Barbara Pollastrini, il sottosegretario al ministero dell'Università e della Ricerca, Nando dalla Chiesa.
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