Taxi più sicuri con il «grappolo» di emergenza

Telecamere in auto e collegamento con questura, vigili e pompieri

Taxi più sicuri con il «grappolo» di emergenza

Piccole telecamere per il controllo interno ed esterno dei taxi, collegate con la prefettura, il comando dei vigili, questura, protezione civile, Asl, vigili del fuoco e Atm. Il Comune ha dato il via libera a quello che ha soprannominato il «grappolo d’emergenza» per la sicurezza dei conducenti di auto bianche, che specialmente la sera e di notte sono spesso nel mirino di delinquenti. La giunta ha approvato ieri una delibera per realizzare - con una spesa complessiva di 500mila euro - interventi di protezione per i tassisti.
Ad oggi sono circa 4.800, dei quali 3.900 sono organizzati e collegati a quattro centrali radio, mentre novecento sono ancora «autonomi», senza punti di coordinamento centralizzato. Ed è proprio a partire da questi che il Comune, attraverso un bando di concorso, provvederà a dotare di impianti di sicurezza sfruttando le tecnologie appropriate. «Dopo gli incontri con la categoria - spiega l’assessore alla Sicurezza Guido Manca - mi sono reso conto che quello del tassista è un lavoro ad alto rischio, esposto com’è a un’attività anche notturna e in zone periferiche della città, quindi soggetto ad aggressioni e rapine. Per questo stiamo lavorando a un ampio accordo per rendere attivo il “grappolo”, un collegamento tra tutte le agenzie preposte alla sicurezza sul territorio. Tramite la centrale operativa della questura si attiverà il soccorso più indicato a seconda delle singole emergenze.

E per chi lo vorrà, sarà possibile anche il collegamento con il servizio di vigilanza privata che di notte è presente con molte auto in giro per la città e può quindi raggiungere il tassista che si può trovare in difficoltà».

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