Chiara Campo
Oggi sono poco più di 300, ma entro il 2010 tutti i taxi milanesi viaggeranno a metano. Obiettivo di Comune, Provincia e Regione che ieri a Palazzo Marino hanno siglato un protocollo dintesa con i rappresentanti delle auto bianche, Aci Milano, Associazione delle fabbriche italiane di auto e Unione dei rappresentanti delle auto estere per favorire, con incentivi, la sostituzione dei mezzi in circolazione con modelli ecologici nellarco di 4 anni. E per ridurre il traffico e rendere laria più pulita, il Pirellone sta valutando anche di introdurre il road pricing, una tassa di ingresso a Milano. «Per ora - precisa lassessore ai Trasporti, Alessandro Moneta - si tratta ancora di uno studio, i risultati saranno pronti tra una ventina di giorni».
Taxi ecologici. Su 4.855 taxi, in città oggi solo 330 sono alimentati a metano, il carburante meno inquinante. Del resto, in tutta la Lombardia i distributori sono 32, in città solo 3 funzionanti, anche se saliranno a 10 entro fine 2006. Aumento che, sostiene lassessore comunale ai Trasporti Giorgio Goggi, «dovrebbe consentirci di affrontare in futuro la metanizzazione di altre flotte, ad esempio i veicoli commerciali». Tra gli impegni che il Comune si è preso firmando il protocollo, infatti, cè la promozione di iniziative che favoriscano la diffusione di impianti di rifornimento a metano. Gli interventi previsti nellaccordo, precisa lassessore Moneta, «sono compresi in una serie di iniziative che la Regione finanzia da tempo per sostenere il ricambio di automezzi con veicoli a metano», lanno scorso il Pirellone ha stanziato un milione per aumentare luso di auto ecologiche, e nel bilancio per il 2006 è stato previsto un finanziamento di 460mila euro. La chiave di volta, insiste Moneta, «è la creazione di una rete di distribuzione, altrimenti non si convincerà la gente a cambiare auto: bisogna arrivare almeno a 20 in città. In futuro offriremo incentivi anche ai privati che passeranno al metano». Ticket dingresso. «Il road pricing è uno dei temi che studiamo e non da oggi, dato che è una soluzione già utilizzata in altre città europee». Il governatore Roberto Formigoni conferma lannuncio fatto dallassessore Moneta: «Si tratta di unipotesi, sulla quale si aspettano i dati, poi toccherà alle amministrazioni comunali decidere se utilizzarli o no». Ma «se lo decideranno - spiega Formigoni - la Regione sarà pronta ad affiancarli. Credo che questa possa essere unipotesi positiva». Lassessore Goggi ricorda che il Comune «ha già fatto uno studio, e ha dato risultati interessanti», mentre quello provinciale ai Trasporti Paolo Matteucci ritiene che «andrebbero coinvolti altri Comuni, e senza aumentare i trasporti pubblici si rischia solo di penalizzare le fasce deboli che devono spostarsi per lavorare». Anche per Moneta, del resto, «il servizio pubblico deve trovare soluzioni diverse. Uno sviluppo radiale delle metropolitane ridurrebbe decisamente il traffico. Sono partiti i lavori per il metrò fino ad Assago, è allo studio lo sviluppo fino a Monza.
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