TEATRIDITHALIA stagione al via in attesa del rinnovato Puccini

Fra le novità il «Giardino dei ciliegi» all’Elfo con la regia di Bruni

Ferruccio Gattuso

Forse non saranno “dal 530 a.C. al servizio del pubblico”, come con una punta di snobismo annuncia lo slogan scelto per introdurre la nuova stagione, ma Teatridithalia e l’Elfo in particolare (giunto alle sue trenta candeline), da tempo sono un elemento insostituibile della scena milanese.
Reduci da una stagione di 47 titoli, 511 repliche, 28 compagnie coinvolte, 126.000 presenze tra Milano e tournée, i responsabili di Teatridithalia non riescono a celare un pizzico di malinconia. Sentimento che nasce dalle apprensioni per i tagli ai finanziamenti per lo spettacolo, vecchia storia che sa di percentuali e di cartelloni allestiti col bilancino: «Ultimamente ci siamo fatti la nostra Finanziaria - scherza il direttore artistico dell’Elfo Elio De Capitani - Abbiamo mantenuto il nostro welfare e, nonostante i tagli, chiudiamo in pareggio».
È cominciata quindi una stagione ricca, che guarda all’anno successivo, quando Teatridithalia potrà annunciare l’apertura del Teatro Puccini di corso Buenos Aires, da tempo in restauro. Nel frattempo, Teatridithalia offre un cartellone distribuito tra i teatri Leonardo ed Elfo, con progetti collaterali come Adda Danza, MilanoOltre, e concerti in collaborazione con il team Sentieri Selvaggi.
Al centro della stagione, tre riprese di lavori baciati dal successo di pubblico come Medea di Henier Müller (con Cristina Crippa, per la regia di Elio De Capitani, Elfo dal 5 giugno), La tempesta di Shakespeare di Ferdinando Bruni (Elfo dal 7 febbraio) e La Bottega del caffè di R.W. Fassbinder (regia di De Capitani e Bruni, Elfo dal 12 dicembre).
Nei nuovi spettacoli, il checoviano Il giardino dei ciliegi, per la regia di Ferdinando Bruni, dal 7 novembre, all’Elfo; Libri da ardere di Amélie Nothomb, per la regia di Cristina Crippa, con Elio De Capitani, Corrado Accordino e Elena Russo Arman, alla Rotonda della Besana dal 6 marzo; e infine la prima nazionale al Teatro delle Passioni di Modena dell'atteso Angels in America di Tony Kushner, diretto da Bruni e De Capitani, che porta sul palcoscenico un bestseller mondiale, vincitore Pulitzer 1993, incentrato su vicende sentimentali e umane nella New York del 1985, contagiata dall’Aids.


Tra le ospitalità, da segnalare i lavori della compagnia Quelli di Grock, tutti al Leonardo: non solo i successi Ubu Re (dal 30 gennaio), Molto rumore per nulla (dal 13 aprile) e Caos (dal 29 maggio), ma un’attesa rivisitazione de I Promessi Sposi, dal titolo Questo matrimonio non s’ha da fare (dal 24 novembre).

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