Il teatro magico che arriva dal nord

A giudicare dal nome lo si potrebbe credere un prodotto tipico della Scandinavia, della sua cultura impregnata di miti nordici e di antiche divinità boreali. E in effetti l’Odin Teatret è nato nella freddissima Oslo nel 1964, per poi trasferirsi nella città danese di Hostelbro, dove ha tuttora il suo campo-base. Però il fondatore di questo gruppo, che tra gli anni Sessanta e i Settanta ha rivoluzionato la scena teatrale internazionale e che nei prossimi giorni sarà ospite della città di Milano, è nato a Gallipoli sessantaquattro anni fa e, durante tutta la sua vita, non ha mai smesso di viaggiare nel Sud e nell’Est del mondo. Stiamo parlando di Eugenio Barba, l’ideatore del cosiddetto «Terzo teatro», una sorta di alternativa sia al teatro di tradizione sia a quello strettamente d’avanguardia che tanto seguito ha avuto sui palcoscenici italiani degli ultimi decenni.
La biografia ufficiale di Barba narra di un giovane pugliese destinato alla carriera militare che, attorno alla metà degli anni Cinquanta, compie un suo personalissimo viaggio di formazione nel nord Europa. A Opole, in Polonia, incontra Jerzy Grotowsky, il regista che con il suo «teatro povero» ha imposto nuovi canoni alla scena di ricerca, teorizzando un’essenzialità quasi ascetica della recitazione. Quando dà vita all’Odin, Barba ha ormai assimilato il metodo di Grotowsky e l’ha reso, se possibile, ancora più radicale: chi frequenta i suoi leggendari laboratori si sottopone quindi a un ferreo training fisico, attraverso cui acquisisce una consapevolezza profonda delle sue peculiarità espressive.
Gli spettacoli dell’Odin scaturiscono innanzitutto da una strana alchimia tra gli attori, da un’energia che si comunica grazie a movimenti centellinati che sembrano alludere a certe danze orientali. Qualcosa di analogo avviene anche nel «Sogno di Andersen», la pièce (che sarà in scena al Piccolo Strehler da questa sera fino a domenica 13 giugno) con cui si apre ufficialmente il ciclo di eventi che l’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano ha voluto dedicare a Barba.
Oltre a spettacoli, il programma della rassegna intitolata «Odin Teatret a Milano» prevede un fitto calendario di «incontri, laboratori, dimostrazioni» che si svolgeranno da domani fino al 16 giugno presso l’Elfo Puccini. All’attività registica, Barba ha sempre affiancato un intenso percorso didattico, svolto per la maggior parte insieme con due figure storiche dell’Odin, Iben Nagel Rasmussen e Roberta Carreri. A tenere le dimostrazioni del «metodo Barba», ma anche gli spettacoli che andranno in scena nella sala Bausch dell’Elfo, saranno proprio queste due attrici: in particolare la Carreri, che a Milano è nata e ha mosso i suoi primi passi nel mondo del teatro.


L’evento centrale della rassegna sarà però la lectio magistralis che lo stesso Barba, introdotto da Massimilano Finazzer Flory, svolgerà sabato 5 giugno alle 15.30 presso la Casa della Carità (info e prenotazioni allo 02.25935317 e su www.comune.milano.it /spettacolo).

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