Al teatro Valle c’è posta per Cechov

Giulio Scarpati interpreta il drammaturgo nello spettacolo tratto dall’epistolario dell’autore del «Gabbiano»

È un uomo «innamorato, rimbambito e spudorato», il Cechov che emerge dallo scambio epistolare con Olga Knipper. Lettere che ripercorrono le varie fasi della passione tra il grande scrittore russo e l'attrice, dal primo incontro al Teatro d'Arte di Mosca al matrimonio, nel 1901. Dal carteggio, durato sei anni, nasce lo spettacolo di François Nocher Una storia d’amore, con Giulio Scarpati e Lorenza Indovina e la regia di Nora Venturini, al teatro Valle da questa sera. L'attore romano è reduce dalle riprese del film in due puntate per la televisione L’uomo della carità di Alessandro di Robilant. Nello sceneggiato lo vedremo interpretare quel modello di umanità che fu il fondatore della Caritas.
E sul palco lei è Anton Cechov, mica da tutti.
«È un ruolo impegnativo. La profondità e lo spessore del personaggio, però, non vogliono dire pesantezza. Anzi, dalle lettere traspare un Cechov diverso da come si potrebbe immaginare, e cioè ironico, fascinoso, innamorato».
Cosa apprezza di più degli autori russi?
«Mi piace il modo che hanno di raccontare la vita, caldo e appassionato, non da ragionatori, con grande attenzione all’umanità dei personaggi».
Passione: ne è carico il carteggio con Olga Knipper...
«Le lettere sono la cronaca del loro amore: ne raccontano tutti i passaggi, dall’incontro durante le prove del Gabbiano ai primi approcci, fino al sentimento più consapevole, spesso vissuto a distanza. Cechov era malato di tubercolosi e, da medico, sapeva che non avrebbe potuto vivere a lungo. Anche per questo viveva giorno per giorno, con uno sguardo disincantato e leggero sulle cose».
Gli scambi di lettere tra personaggi del passato sono da sempre fonti preziose. Pensa che la posta elettronica minacci questa autorevole consuetudine?
«La lettera aveva un valore personale, mai asettico. Era un oggetto toccato dall’altro. Ma l’e-mail permette di allegare foto, filmati, e anche un sms, per quanto essenziale, è un sistema di comunicazione che ha ridato importanza alla scrittura, prima un po’ messa in secondo piano dal telefono».


Cosa dire a un giovane convinto che il teatro sia «roba da vecchi»?
«Se i giovani si sono un po’ allontanati forse è anche colpa nostra. Il teatro deve sempre essere stimolante».
Fino al 5 marzo, via del teatro Valle 21. Biglietti da 16 a 29 euro. Info: 06.68803794.

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