TAM Teatro Arcimboldi Milano si prepara ad accogliere uno degli appuntamenti più amati dal pubblico delle festività: Lo Schiaccianoci dell’Accademia Ucraina di Balletto (A.U.B.), in scena sabato 6 dicembre 2025 (alle ore 17.00 e 21.00) e domenica 7 dicembre 2025 (ore 16.00) con tre nuove attesissime repliche.
Un ritorno a grande richiesta, che conferma il forte legame tra il pubblico milanese e la prestigiosa accademia meneghina, da anni punto di riferimento per la formazione classica secondo i principi della grande scuola ucraina.
La magia della musica dal vivo
A rendere ancora più speciale il balletto natalizio per eccellenza, anche quest’anno ci sarà l’Orchestra Filarmonica Italiana (OFI) diretta da Marco Dallara, realtà che, proprio come l’Accademia, ha sede presso il Teatro Arcimboldi.
Una collaborazione che incarna perfettamente la missione del TAM: essere un luogo di incontro tra eccellenze, generazioni e linguaggi artistici.
Per i giovani ballerini, esibirsi accompagnati da un’orchestra dal vivo è un’emozione irripetibile; per il pubblico, l’ascolto delle partiture di Čajkovskij eseguite dal vivo aggiunge intensità e coinvolgimento, trasformando la serata in un’esperienza immersiva.
Due étoile internazionali
Come da tradizione, gli allievi dell’A.U.B. danzeranno accanto a due étoile di fama mondiale: Maria Yakovleva e Louis Scrivener, primi ballerini del Balletto Nazionale Ungherese del Teatro dell’Opera di Budapest. La loro presenza arricchisce la produzione con un altissimo livello tecnico e interpretativo, offrendo al pubblico un’alchimia perfetta tra professionisti affermati e giovani promesse.
Uno spettacolo che conquista
La forza di questo Schiaccianoci risiede nella cura di ogni dettaglio: la tecnica impeccabile dei ballerini, le scenografie sontuose, i costumi eleganti, l’energia dell’orchestra dal vivo,e l’entusiasmo degli allievi, capaci di donare freschezza a un classico intramontabile. Una miscela che promette di regalare al pubblico un’esperienza magica, perfetta per grandi e piccoli.
La trama
Ambientato nella Germania dell’inizio dell’Ottocento, Lo Schiaccianoci si apre durante la vigilia di Natale nella casa del signor Stahlbaum, dove fervono i preparativi per una festa con parenti e amici. I bambini, felici nell’attesa dei doni, vengono sorpresi dall’arrivo del misterioso e affascinante signor Drosselmeyer, zio di Clara e Fritz, che intrattiene i piccoli con giochi di prestigio.
Alla sua amata nipote Clara regala uno schiaccianoci a forma di soldatino, subito rotto dal dispettoso Fritz. Drosselmeyer, però, lo aggiusta, restituendo il sorriso alla bambina. Dopo la festa, Clara si addormenta e, allo scoccare della mezzanotte, la magia prende vita: la stanza si trasforma, l’albero di Natale cresce a dismisura, i giocattoli diventano giganti e una schiera di topi invade la scena. È qui che lo Schiaccianoci si anima e combatte il Re Topo. Clara interviene lanciando una scarpetta per salvare il suo soldatino, che riesce così a sconfiggere il nemico.
In un istante, lo Schiaccianoci si trasforma in un Principe, pronto a condurre Clara in un viaggio incantato attraverso una foresta innevata. L’atto si chiude con l’indimenticabile Valzer dei Fiocchi di Neve, uno dei momenti più poetici del balletto.
Nel secondo atto i due giovani approdano nel Regno dei Dolci, dove vengono accolti dalla Fata Confetto, che ascolta dal Principe il racconto della battaglia vinta. Da qui prende avvio la celebre serie di danze che celebrano la vittoria e la loro avventura, in un crescendo di colori, musica e fantasia.