Con la tecnica della neuromodulazione sacrale si favorisce il controllo di molti disturbi urinari

Dall’innovazione tecnologica arrivano sostanziali miglioramenti per la terapia del dolore cronico. Quello che interessa tronco e arti è continuo, lancinante, intrattabile. In Italia riguarda il 25 per cento della popolazione adulta e richiede trattamenti specifici. Un approccio curativo efficace entrato ormai nella routine, è la stimolazione del midollo spinale, che avviene attraverso l’impianto di elettrodi stimolatori, posti vicino alla colonna vertebrale, tali da mandare lievi impulsi elettrici allo spazio epidurale.
Oggi un nuovo dispositivo, con alla base una tecnologia innovativa (accelerometro) presente anche nell’IPhone ed in alcuni telefoni cellulari, promette più qualità di vita ai pazienti che soffrono di dolore cronico. Il neurostimolatore di ultima generazione è stato messo a punto da Medtronic ed è in grado di adattare automaticamente la terapia a seconda della posizione assunta del paziente, assicurando immediato sollievo dal dolore. Indubbi i vantaggi: basti pensare che nel corso della giornata siamo sempre in movimento, da quando ci alziamo dalla sedia, camminiamo in strada o ci rigiriamo continuamente nel letto durante il sonno. I sistemi utilizzati in precedenza trasmettevano livelli prefissati di analgesia che andavano di volta in volta modificati in base al cambiamento di posizione o attività. «Questo nuovo neurostimolatore è il primo che avverte le posizioni e i movimenti del paziente, apprende le regolazioni impostate e adatta automaticamente la terapia alla posizione», spiega il dottor Marco Bertolotto, direttore dell’Unità di terapia del dolore e cure palliative dell’Ospedale Santa Corona di Pietra Ligure, centro di riferimento per la neuromodulazione, dove sono già stati effettuati con successo i primi impianti in due pazienti. «Con questa innovazione si offre ai pazienti una gestione facilitata della terapia». La tecnica della neuromodulazione risulta efficace anche a livello sacrale per la cura dell’incontinenza urinaria e fecale. In Europa ben il 12-13 per cento della popolazione adulta soffre di questi problemi, circa 70 milioni di persone.

«La neuromodulazione sacrale favorisce il controllo di alcuni disturbi urinari e anche fecali mediante l’impianto di un sistema che invia impulsi elettrici, attraverso un piccolo elettrocatetere, ai nervi sacrali» aggiunge Bertolotto. L’impianto è mininvasivo e si esegue in anestesia locale.

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