Tra tecnologia e ambiente il Gruppo D'Agostino va alla conquista dei mercati

Il nuovo numero di Dossier dedica un'ampia intervista anche a Donato D'Agostino, amministratore unico del Gruppo D'Agostino, di Bari, ai vertici del settore chimico, con ampie diversificazioni in altri settori altamente innovativi. Una realtà che ha compreso l'importanza di coniugare la scienza che si occupa della composizione della materia e delle sue trasformazioni, con la green economy, inaugurando un nuovo modo di fare impresa.
Negli anni il gruppo ha aggiunto, infatti, ai suoi settori tradizionali anche quello «verde», grazie alla versatilità del suo amministratore, membro della giunta di Federchimica-Confindustria, responsabile nazionale del settore trattamento acque e con prestigiosi incarichi in numerosi organismi industriali e imprenditoriali, tra i quali anche quello per l'internazionalizzazione di Confindustria Puglia.
Convinto sostenitore dell'espansione all'estero e del ruolo strategico delle regioni del Mezzogiorno italiano in Europa, D'Agostino è stato uno dei primi imprenditori pugliesi a investire oltre l'Adriatico. Un modello di management, il suo, che punta al connubio tra innovazione tecnologica e tutela dell'ambiente. «Per favorire questo modello di sviluppo - dice a Dossier - abbiamo sottoscritto accordi di collaborazione con aziende internazionali dall'elevato grado di specializzazione, convenzioni con università e centri di ricerca. E gli importanti investimenti effettuati nel reparto interno di ricerca e sviluppo ci hanno consentito di raggiungere standard produttivi in linea con le più moderne esigenze del mercato». In particolare nella Chimica.

Il gruppo D'Agostino, infatti, è market leader per il trattamento delle acque potabili, tanto da soddisfare le richieste del 70 per cento degli acquedotti italiani e di alcuni tra i più importanti acquedotti, dell'area balcanica.