Tecnologia e tanto buon senso Mix per l’inverno avaro di neve

Gli ultimi ritrovati aiutano contro le insidie dei fiocchi artificiali

Non è un inverno carico di neve. Pazienza, si rimanda la poesia a stagioni più bianche, ma lo sci continua a vivere grazie alla tecnologia e all’inesauribile voglia di vivere e scoprire la montagna nella stagione fredda. I cannoni, con le temperature tipiche del periodo, hanno permesso alle piste di ricevere il vestito ideale per gli appassionati dello sci.
Dài, è inutile bluffare, le perturbazioni sono in ritardo ed è meglio capire come gestire al meglio questo inizio di stagione, sottolineando, magari, gli aspetti positivi. La viabilità, ad esempio: raggiungere le stazioni risulta meno difficoltoso. Le piste sono preparate alla perfezione con un vero e proprio lifting notturno. Attenzione però, la neve artificiale potrebbe nascondere qualche piccola insidia. Le lamine degli sci devono essere ben «tirate», ovvero affilate. Con un angolo arrotondato, si può avvertire la sensazione di sciare... sulle uova. Anche questo aspetto può essere causa di incidenti inaspettati. La tenuta è basilare in ogni situazione, soprattutto su piste ripide e strette, dove la possibilità di recuperare l’errore, si riduce ai minimi termini. Per la verità, l’attrezzatura moderna è in grado di soccorrere molto bene chi è a digiuno di tecnica. Basta la parola magica... carving! Il cambio generazionale dello sci compie 10 anni anche se ne dimostra molti meno. L’acquisto di un carving non è un'idea, ma una necessità per chi desidera rinnovare l’attrezzatura. La sciancratura (linea dei fianchi) che prevede spatola, centro e coda più ampi e la riduzione dell'altezza, regala allo sciatore un'esecuzione di curva semplificata. A patto di evitare l'utilizzo di modelli agonistici che sfruttano strutture molto rigide, atte a sopportare le «violenze» dei rapid gates e di terreni ghiacciati.
Un’idea rivoluzionaria la suggerisce Rossignol con il Mutix, un modello per sciatori esperti, che con una semplice operazione, adatta lo sci per curve ampie o strette. Basta sostituire, sfruttando un'apposita chiavetta, due braccetti posti tra la talloniera e la coda e il puntale e la spatola dello sci. Proprio così, i braccetti gestiscono le reazioni della struttura al punto che se non si applicassero, lo sci si spaccherebbe alla prima curva. Costa 859 euro, attacco compreso e a gennaio sarà presentato in altre tre versioni.
Sempre più richiesti sono gli All Mountain, ovvero modelli polivalenti in grado di assecondare lo sciatore su qualsiasi tipo di pendio, di neve, in pista o fuoripista. A livello tecnologico non presentano alcun accorgimento speciale, la particolarità sta nella grande duttilità nell'assecondare le abitudini dello sciatore che sta mutando il suo feeling con la neve. Meno ossessione tecnica o attenzione per lo stile e più desiderio di scoprire la natura e la bellezza del luogo. La scelta dello scarpone segue di pari passo la tendenza: alla larga i 4 ganci super stretti, spazio a modelli sempre a chiusura tradizionale, ma dai volumi leggermente più ampi e con alcuni sistemi di regolazione che permettono di adattare scafo e gambetto all'esatta fisionomica del piede e della gamba, come il canting laterale, il walk system (per camminare), il regolatore di flessione e inclinazione del gambetto. Chi evita totalmente il problema è lo sciatore più giovane, che ha trovato il modo di avvicinarsi agli usi e consumi dello snowboarder pur evitando la tavola. Si chiama Freestyle, ma non è la specialità olimpica di salto e gobbe. Significa sfruttare modelli specifici definiti «twin tip» (coda e punta uguali), molto corti e sfidare la doppia sponda dell’half pipe, di salti artigianali, e vivere le attrezzature degli snow park. È forse questa nuova tendenza a rendere più vicini i due mondi, sci e snowboard, fino a pochi anni fa, nemici per la pelle. La curiosità di vivere la montagna a 360 gradi, spinge sempre più lo sciatore a provare l'emozione della tavola, mentre il «rider» si avvicina alla «doppia-asta» attraverso il freestyle, portando con sé una serie di accessori utilissimi per la sicurezza: casco innanzitutto, poi guanti con protezioni sulle dita e sui polsi e i paraschiena, simili a quelli utilizzati dai campioni del motociclismo.

L'attrezzatura rende la sciata più facile, ma questo non significa diventi anche più sicura. In questo caso ci si deve affidare esclusivamente al buon senso. A volte si nasconde, soffocato dalla voglia di divertirsi oltre misura, eppure c'è. Ed è obbligatorio usarlo. Sempre.

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