Sono seicento le donne milanesi che possono inserire nel proprio curriculum competenze professionali nei settori dellIct (information and communication technology) e che per trovare il loro primo impiego o per migliorare il proprio inquadramento si sono iscritte al nuovo «Sportello Donne Work». Pubblicando il proprio curriculum vitae. Il successo delliniziativa, complice anche la crisi economica - i 600 profili professionali rappresentano infatti il 10 per cento di tutte le donne milanesi occupate nel settore Itc -, ha convinto i suoi promotori, Comune, Camera di Commercio, Assintel lassociazione nazionale delle imprese Ict di Confcommercio, Manageritalia e associazione Primadonna ad accelerare sulla fase due che consentirà di far incontrare domanda e offerta. A sei mesi dal varo, «Sportello Donne Work» si apre da oggi anche alle imprese in modo che manager e cacciatori di teste possano attingere dal repertorio di curricula per creare nuove opportunità di lavoro. Ora, infatti, la banca dati è gratuitamente a disposizione delle aziende. «Milano offre alle donne opportunità professionali significative e superiori a tutte le altre città del Paese - ricorda il sindaco Letizia Moratti - con tassi di occupazione rosa competitivi anche a livello europeo. Il livello di disoccupazione femminile nella nostra città è molto basso, il 3,8 per cento rispetto al 6,1 della media nazionale. Ma noi vogliamo fare meglio.
E dopo la sperimentazione di uno sportello per il lavoro femminile, intendo lanciare unaltra iniziativa, rivolta ai giovani e al lavoro». Con un occhio di riguardo alla flessibilità, risorsa preziosa per le donne che vogliono conciliare famiglia e lavoro. Anche per questo è nato il portale http://donneatwork.mi.camcom.it.Tecnologia rosa Già 600 donne nella banca dati per le aziende
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